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L'EMERGENZA

Alzheimer, cure domiciliari per rispondere alla mancanza di posti

E' il progetto Città amica nell’ambito dei Patti di Comunità: incontri ed eventi in tutti i quartieri

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Settembre 2022 - 05:25

Alzheimer, cure domiciliari per rispondere alla mancanza di posti

(foto Ansa)

CREMA - A fronte di 1.600 prime visite geriatriche l’anno, che nella maggioranza dei casi si concludono con la diagnosi di Alzheimer – da chi è affetto solo da un principio della malattia a chi invece è già in fase avanzata – in città ci sono solo una quarantina di posti letto per coloro che hanno bisogno di essere ricoverati.

Questi i numeri forniti ieri dal vicepresidente della Fondazione Benefattori Cremaschi Federico Della Frera, in occasione della presentazione del progetto «Crema città amica dell’Alzheimer», organizzata nella sala Galleria del Comune.

«Nel complesso, le persone che vengono viste in un anno sono circa il 10% in più, in quanto ci sono pazienti che ripetono il controllo due volte» ha precisato Della Frera.

Di fronte a questa oggettiva carenza strutturale, che non dipende certo dalla Fondazione, ma dal ben più complesso sistema di accreditamenti regionali, si cercano strade alternative per affrontare il problema.

alzheimer

Gloria Faciocchi, Elena Brazzoli, Anastasie Musumary, Federico Della Frera, Annalisa Mazzoleni e Gloria Regazzi

Non sempre il paziente con Alzheimer o demenza senile, patologie in costante aumento nel distretto sanitario cremasco e in città, ha bisogno di un ricovero. Riuscire a organizzare un’assistenza diffusa e domiciliare, sfruttando anche il volontariato, è una delle possibili risposte. L’Alzheimer colpisce non solo la popolazione anziana, ma anche persone più giovani. I primi sintomi a volte si manifestano già a 50 anni.

Un’emergenza sociale e sanitaria che richiede un intervento a livello complessivo, anche come sensibilizzazione della popolazione. Da qui l’iniziativa Crema città amica dell’Alzheimer, #NondimentichiAMOci, promossa nell’ambito dei patti di comunità, le proposte elaborate da Comune, Fondazione Benefattori, Aima e associazioni del terzo settore per la città e i quartieri.

Una rassegna di incontri e appuntamenti presentata ieri dall’assessore al Welfare Anastasie Musumary, insieme a Gloria Faciocchi e Elena Brazzoli, del servizio sociale comunale, al dirigente di settore Annalisa Mazzoleni, al direttore della rsa Lucchi di via Zurla Gloria Regazzi e allo stesso Della Frera.

Primo appuntamento lunedì, con la mostra «Tracce di sé, tracce di noi, la parola ai protagonisti» allestita al centro commerciale Gran Rondò e aperta sino al 18.

Domenica 19 l’oratorio di San Giacomo ospiterà la proiezione del documentario-film «Vittorio, capitan Pistone e tutti gli altri» e una testimonianza dei volontari dell’Associazione italiana malati di Alzheimer, da sempre al fianco di famiglie e pazienti.

Il 21, in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia, il palazzo comunale e le sedi della Fondazione Benefattori, saranno illuminate da una luce color indaco, a ricordare i fiori simbolo della ricerca contro l’Alzheimer, i «Non ti scordar di me».

Tradizionalmente dovrebbe essere la finestra dell’ufficio del sindaco che si affaccia su piazza Duomo ad essere oggetto dell’iniziativa, con l’accensione intorno alle 20.

Il resto del calendario proseguirà sino ad ottobre inoltrato, con alcuni appuntamenti che sono ancora in fase embrionale e verranno definiti nelle prossime settimane.

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