L'ANALISI
26 Agosto 2022 - 10:31
I ragazzi della casa «Io abito» insieme al team di Anffas che li segue da vicino
CREMA - La casa Io Abito di Anffas ha accolto due nuovi giovani. Dopo Francesca, la prima abitante, nella residenza per la vita indipendente di viale Santa Maria sono arrivati Cristian e Damiano, insediatisi stabilmente dopo un periodo di prova. «Mi devo ancora abituare alle nuove presenze — racconta Francesca — ma da un certo punto di vista sono contenta. Damiano è una vecchia conoscenza, mentre Cristian sto imparando a conoscerlo».
Tra i tre si devono creare nuovi equilibri, come spiega la pedagogista Barbara Bergamaschi: «Io Abito è pensata come una sistemazione temporanea per questi ragazzi, un posto dove imparare a dare forma ad una vita indipendente, con l’aiuto degli educatori e del gruppo. Perché, oltre le peculiarità di ciascuno si impara a stare insieme, a vivere insieme, ascoltando i desideri degli altri».
Damiano vuole imparare a vivere da solo, «perché — dice — sono certo che mia mamma sarebbe fiera di me». Cristian, invece, deve ancora prendere le misure: «Con i miei nuovi compagni di avventura mi diverto, ma spesso torno a trovare la mia famiglia».
La casa è una sorta di palestra dove apprendere competenze che potranno essere utili in futuro nella gestione di una residenza. Tra le persone che affiancano i tre ragazzi c’è l’educatore Riccardo Zucchetti. Un’assistente familiare, invece, accompagna i ragazzi quando tornano a casa periodicamente. Il team che li segue si occupa delle attività che compongono il loro progetto di vita.
In aggiunta ci sono momenti condivisi tra i residenti: «Le uscite sul territorio - spiega Zucchetti — sono sempre più frequenti, nell’ottica di incrementare le relazioni con il contesto di appartenenza di ciascuno. Poi ci sono momenti dedicati alla cura di sé, alla bellezza, al make up e quelli per la spesa».
Oltre alle tre che già vivono stabilmente, si stanno inserendo gradualmente altrettante persone attraverso attività di training.
Intanto, i giovani di Io Abito partiranno a breve per qualche giorno al mare, a Cattolica. «Io Abito, al pari di Casa Amica — commenta la vicepresidente di Fondazione Alba Anffas, Daniela Martinenghi — prova a dare attuazione alla legge sul Dopo di noi, ad offrire soluzioni concrete, partendo dall’idea che sia un diritto di tutti pensare al futuro, alla propria realizzazione ascoltando e assecondando i propri desideri. Questo progetto è una sfida anche per noi e siamo felici di vedere che sia stato favorevolmente accolto sul territorio, in particolare dal nostro quartiere di Santa Maria, consentendo ai ragazzi di essere parte attiva di una comunità attenta e sensibile».
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