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Ferrovia: il raddoppio è certezza, ora è tempo di appalti

Da Piadena Drizzona a Mantova: conclusa la conferenza dei servizi. Il cronoprogramma prevede l’apertura dei cantieri a marzo 2023

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

26 Dicembre 2022 - 16:37

Ferrovia: il raddoppio è certezza, ora è tempo di appalti

PIADENA DRIZZONA - Il raddoppio della linea Piadena-Mantova ora è, definitivamente, una certezza. La commissaria straordinaria di Governo Chiara De Gregorio ha infatti firmato la chiusura della conferenza dei servizi ed è attesa a giorni, per non dire ore, l’indizione della gara pubblica per realizzare le opere.

Il cronoprogramma diffuso nei mesi scorsi prevede l’apertura dei cantieri a marzo 2023 e la conclusione delle opere nel 2026.

Si tratta di una data limite, perché una parte della copertura finanziaria è garantita dal Pnrr che prevede un vincolo temporale specifico perché i soldi europei siano concessi. L’opera è attesa da anni e consentirà alla città di Mantova di avere un collegamento più agile con Milano.

L’ex deputato Matteo Colonnino, tra i promotori del raddoppio attraverso un lungo lavoro iniziato con i vertici di RFI e Ferrovie dello Stato nel maggio del 2015, si è detto «felicissimo per questo traguardo arrivato dopo tanti anni di impegno, lavoro e diplomazia. Sono estremamente grato a RFI e a tutti coloro che hanno collaborato e reso possibile quest’opera straordinaria. In primo luogo, i ringraziamenti sono rivolti alla commissaria di Governo, Chiara De Gregorio, che ha guidato e gestito il processo con capacità e determinazione, portandoci al traguardo. Per queste opere abbiamo ottenuto finanziamenti record per oltre 600 milioni di euro. Abbiamo condiviso il progetto, passo dopo passo, con tutti i sindaci, che sono stati molto bravi, e con tutti i territori».

Il raddoppio della linea, cui farà seguito la seconda parte dei lavori con il raddoppio della Piadena-Cremona-Codogno, prevede anche opere complementari come l'eliminazione di 29 passaggi a livello presenti lungo la tratta e la loro sostituzione con sovrappassi e sottopassi. L’opera è stata condivisa da tutte le forze politiche.

A novembre la De Gregorio, con alcuni tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, aveva effettuato un sopralluogo tra Piadena Drizzona, Calvatone e Tornata per prendere atto dal vivo dello stato dei luoghi e delle situazioni ancora problematiche.

A Piadena Drizzona uno degli aspetti che preoccupavano, collegati al raddoppio, era la previsione di una nuova strada di arroccamento per collegare l’area produttiva-commerciale di Vho alla futura nuova rotonda che verrà realizzata lungo la statale 10 in corrispondenza del previsto sovrappasso stradale alla ferrovia.

Come abbiamo già riferito, le aziende insediate in zona hanno espresso la loro contrarietà alla progettazione, che se realizzata come su carta toglierebbe aree di parcheggio e operative con conseguenze assolutamente negative per gli insediamenti produttivi della zona. Il commissario ha assicurato che in fase esecutiva la strada verrà stralciata.

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