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IL NODO INFRASTRUTTURE

«L’autostrada è da fare»: ora appello al Governo

Gorlani (Provincia): «Il costo è salito a 1,2 miliardi, serve l’intervento dello Stato»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

23 Dicembre 2022 - 05:30

«L’autostrada è da fare»: ora appello al Governo

Matteo Gorlani, consigliere provinciale delegato dal presidente Mirko Paolo Signoroni al capitolo Cave, parchi e strade

CREMONA - L’autostrada Cremona-Mantova è ritenuta strategica per il territorio cremonese e deve essere realizzata, ma alle difficoltà già note ora se aggiunge un’altra recente che potrebbe metterla a rischio: l’aumento generalizzato di energia e materie prime, che porta il costo stimato dell’opera dal miliardo del preventivo, ormai superato, a 1,2 miliardi.

«A questo punto bisogna mettere intorno a un tavolo tutti gli attori e fra questi metto la Regione ed anche il Governo. Perché l’aumento dei costi rende necessario l’intervento dello Stato».

Mentre l’accordo elettorale fra Pd e M5S per le elezioni Regionali riaccende le polemiche sull’opera, la posizione dell’Amministrazione provinciale è espressa dal consigliere Matteo Gorlani, delegato a cave, parchi e strade. L’appello è quindi al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Gorlani fa l’esempio della rotonda di Pieve San Giacomo il cui costo «è passato da 1,2 milioni di tre anni fa ai 2,7 di oggi».

Autostrada, ma non solo: «Non può quest’opera esaurire il bisogno di infrastrutture del nostro territorio. E a gennaio — spiega Gorlani — insieme al presidente della Provincia Mirko Paolo Signoroni abbiamo intenzione di organizzare un incontro con tutti gli amministratori aperto ai cittadini per illustrare quello che è stato fatto e le prospettive future della viabilità provinciale».

Aggiunge Gorlani: «Il ruolo della Provincia deve anche essere quello di cogliere in modo attento ogni esigenza che viene dal territorio, esaminandola ed approfondendola secondo una prospettiva che sia mirata al potenziamento infrastrutturale. Solo delineando un profilo completo delle informazioni è possibile reperire le risorse necessarie per concretizzare le opere infrastrutturali rendendo così i progetti esecutivi».

Nei giorni scorsi è arrivata la presa di posizione del sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che in Consiglio comunale ha definito «strategico» «il collegamento veloce su gomma fra Cremona e Mantova. Collegamento veloce che per noi significa autostrada». Quindi anche per la Provincia, è strategica «l’autostrada regionale Mediopadana Cremona-Mantova».

«Quest’opera — spiega Gorlani — consentirebbe un rapido collegamento con il territorio Mantovano e da qui al mare Adriatico e viceversa servendo un’area territoriale piuttosto scarsa di collegamenti veloci. Sullo stesso piano evidenzio un’altra opera di interesse nazionale quale è il collegamento Tirreno-Brennero peraltro interferente con la suddetta autostrada Cremona-Mantova e che vede un tratto di 8 chilometri in comune tra le due, al momento non coperto da finanziamento».

Autostrada, ma non solo. Gorlani fa il punto sulla situazione dei progetti sul territorio. «Per gli spostamenti verso Milano da Cremona e da Mantova si utilizza con continuità la ex statale 415 Paullese quale strada strategica di rapida percorrenza senza pedaggio, che da sempre è al centro dei programmi di riqualificazione provinciali, regionali e nazionali con molti investimenti già attuati. Restano però da concludere alcuni lotti. In particolare, la riqualificazione del tratto in comune fra Spino d’Adda e Zelo Buon Persico con il nuovo ponte sul fiume Adda. L’opera è inserita nella Legge Obiettivo che, dopo lunga attesa del parere sulle prescrizioni ambientali da parte del Ministero competente, è ora in fase di riprogettazione definitiva con un aumento dei costi di circa 14 milioni, per un costo complessivo pari a 36 milioni di euro già finanziati da Regione Lombardia per 22 milioni».

Altro capitolo importante è «la riqualificazione con raddoppio e variante ai centri abitati di Madignano e Castelleone fino alle porte di Cremona per un importo complessivo di oltre 100 milioni. È urgente — spiega Gorlani — risolvere in questo tratto la variante di Madignano per dieci milioni e la variante di Castelleone con collegamento alla SP 14 verso Montodine-Piacenza per un investimento pari a circa venti milioni».

Al di là della Paullese «tra le altre necessità territoriali ritenute urgenti e prioritari evidenzio il completamento della Gronda Nord di Casalmaggiore». E, sempre nella città del Listone, «la tangenziale, con un costo di circa 30 milioni. Tale opera in parte prevista nel piano finanziario della TiBre è — spiega Gorlani — di estrema urgenza per la risoluzione dell’attuale attraversamento del centro abitato di Casalmaggiore ormai divenuto insostenibile».

E poi «la circonvallazione di San Giovanni in Croce per 18 milioni (nel piano finanziario dell’autostrada). Anche quest’opera risolverebbe l’attraversamento di S. Giovanni in Croce che come per Casalmaggiore è divenuto di eccessivo impatto per la popolazione in termini di sicurezza e di inquinamento».

Gorlani infine elenca «vari interventi minori in corso (rotatorie, riqualificazioni sedi strali), finanziati essenzialmente da Regione e Ministero che la Provincia sta progettando e attuando, ma che non risultano sufficienti alla riqualificazione della rete stradale e alla sua messa in sicurezza».

Per quanto riguarda la rete ferroviaria regionale «che presenta notevoli criticità dovute alla vetustà delle strutture e del relativo parco macchine, oggetto di quotidiane proteste degli utenti, sono da perseguire, alcuni progetti Rfi, di rafforzamento e riqualificazione infrastrutturale quali la linea Mantova-Cremona-Codogno-Milano, la linea Cremona-Treviglio, la Cremona-Piacenza e il cosiddetto Ti.Bre ferroviario con l’obiettivo di connettere la dorsale del Brennero con il Tirreno nei pressi di La Spezia. Tali interventi favorirebbero l’eliminazione di molti passaggi a livello».

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