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LA STORIA

Neo sposi dal Papa: «La sua forza scalda il cuore»

Marco e Alessandra, coppia di Monticelli sposata da poco, ammessi all’annuale udienza del Pontefice

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

17 Dicembre 2022 - 05:10

Neo sposi dal Papa: «La sua forza scalda il cuore»

Il Papa con Marco e Alessandra

MONTICELLI - Farmacista lui, insegnante di religione lei e in comune – oltre al grande amore coronato lo scorso 25 settembre con le nozze – una fervida fede. Che li ha portati, pochi giorni fa, al cospetto di papa Francesco. Marco Ottolini e Alessandra Giuliani, entrambi 29enni, hanno infatti avuto la fortuna di essere fra le venti coppie di neo sposi che hanno potuto incontrare il santo padre nell’aula Paolo VI in Vaticano, in occasione dell’annuale udienza dedicata proprio alle giovani coppie, che possono così rinnovare le promesse matrimoniali e ricevere la benedizione del papa. Non è stato semplice riuscire ad essere fra i pochi fortunati che hanno avuto questo privilegio e l’emozione, che i monticellesi faticano quasi a descrivere, è stata enorme. Soprattutto perché a Bergoglio hanno raccontato come la gioia per la loro unione si sia purtroppo mischiata al dolore per gravi lutti, subiti proprio nei giorni vicini al matrimonio. E da lui hanno ricevuto conforto, speranza, guida.

L'UDIENZA


«Ho scritto più volte all’ufficio pontificio nella speranza di poter essere ammessi all’udienza – racconta Marco, che a Monticelli tutti sono abituati ad incontrare al bancone della farmacia di famiglia, dove dimostra quotidianamente professionalità e umanità –. Quando abbiamo capito che saremmo stati fra le coppie benedette dal Papa, è stata una grande emozione. Abbiamo ascoltato con attenzione il discorso del santo padre, traendo l’impressione che sia molto provato dagli avvenimenti mondiali, a partire dalla guerra. E infatti ha parlato a lungo di pace». Il tema della giornata condivisa con altre coppie in arrivo da tutta Italia è stata la catechesi del discernimento.

L'INDICAZIONE DELLA FEDE


«Quello che non ci aspettavamo – continua Ottolini –, è che papa Francesco decidesse anche di scendere fra noi, per incontrarci e parlarci uno ad uno».

Marco racconta che il santo padre si è rivolto a loro chiedendo informazioni e a quel punto hanno spiegato come il matrimonio sia in parte stato guastato da tragici eventi, che purtroppo hanno toccato la loro famiglia: «Poco prima delle nozze mia moglie ha perso il padre a causa di una malattia, io ho dovuto dire addio al nonno e allo zio (Paolo Quintavalla, noto politico locale e papà del sindaco di Castelvetro Luca, ndr). Il papa ci ha detto che i nostri cari sicuramente hanno gioito e gioiscono insieme a noi, ci ha esortato a pregare la Madonna e Gesù Cristo, ma ci ha anche dato una precisa indicazione per il nostro cammino di fede, invitandoci ad affidarci nelle preghiere al Beato Ramòn Oromi Sullà, protettore della Sacra Famiglia che fu ucciso durante la guerra civile spagnola. Il papa, dunque, oltre a trasmetterci grande serenità ci ha indicato la strada. E poi ha benedetto la nostra famiglia, anche gli eventuali figli che potremmo avere. Un momento che resterà nei nostri cuori».

L'EMOZIONE


Anche Alessandra fatica a metabolizzare la bellezza e l’emozione di quei momenti, vissuti indossando proprio l’abito da sposa utilizzato nei mesi scorsi, come vuole la tradizione del Vaticano: «Non mi aspettavo di poterlo vedere così da vicino, di potergli stringere la mano a lungo e di potergli parlare – spiega –. Quando si è rivolto a me ho iniziato quasi a tremare e mi è mancata la voce. Ho percepito la forza della sua presenza e della sua fede».

L'ANEDDOTO


C’è anche un aneddoto che la giovane coppia rivela col sorriso: «Non volevamo aspettare le foto ufficiali e così ho chiesto al Papa la possibilità di fare un selfie insieme a lui con i nostri telefoni cellulari – racconta Marco –. Lui mi ha risposto che l’avrebbe fatto molto volentieri, ma poi con lo sguardo ha fatto cenno alle guardie che stavano dietro di lui, dicendo a bassa voce che lo avrebbero rimproverato perché era già rimasto a lungo con noi. L’ha fatto in modo bonario e scherzoso, così ci siamo messi a ridere e non abbiamo insistito».

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