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ALL'UNIVERSITÀ CATTOLICA

Udienza da Papa Francesco nel segno della beata Barelli

L’annuncio nell’ambito della messa di Natale, celebrata dal vescovo, per gli studenti dell’ateneo

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

14 Dicembre 2022 - 17:33

Udienza da Papa Francesco nel segno della beata Barelli

Codazzi, Redaelli, Compiani, Criozzi, suor Assunta, Napolioni, Tolomelli, Zanin, Burgazzoli e Manfredini

CREMONA - Si terrà nel segno della beata Armida Barelli, fondatrice dell’Università Cattolica insieme a padre Agostino Gemelli, il prossimo 22 aprile l’udienza particolare dedicata agli studenti e docenti della Cattolica, indetta da Papa Francesco a un anno dalla beatificazione della cassiera dell’ateneo e della fondatrice degli Amici dell’Università Cattolica. L’annuncio è stato dato ieri mattina al termine della messa di Natale per gli studenti della sede cittadina della Cattolica, dall’assistente spirituale don Maurizio Compiani.

La celebrazione eucaristica natalizia è stata officiata dal vescovo, Antonio Napolioni, affiancato da don Pier Codazzi, da padre Emiliano Redaelli, padre superiore dei Barnabiti di San Luca e da don Matteo Tolomelli. A rendere speciale la celebrazione liturgica è stata la presenza della reliquia di Armida Barelli, una falange di un piede, conservata in un reliquiario d’oro, posto sopra l’effige del Bambin Gesù.

L’iniziativa rientra nelle celebrazioni per la beatificazione di Barelli, avvenuta il 30 aprile scorso, una tappa importante che ha sottolineato l’eccezionalità e unicità di una figura femminile che ha saputo spendersi e dedicare un’intera esistenza alla divulgazione e al sostegno della cultura cattolica, in primis con la nascita dell’Università di cui ricoprì il ruolo di cassiera. Alla fine della celebrazione il vescovo ha invitato gli studenti a suonargli il campanello anche solo per raccontarsi o magari segnalare qualcosa che non va, ha anche incoraggiato le università cremonesi a incrementare i propri iscritti: «dobbiamo far meglio della mia Camerino che ha ben 1.800 matricole. Cremona ha grandi potenzialità, dobbiamo lavorarci tutti insieme».

E nel segno dell’ospitalità e della necessità di offrire un’accoglienza reale e concreta a chi sceglie Cremona per formarsi è andato il coinvolgimento dei rappresentanti di strutture che ospitano gli studenti e che vengono incontro a una necessità sempre più impellente. A rappresentare l’ospitalità cittadina c’erano Suor Assunta che nella sede delle Figlie del Sacro Cuore che ospita una trentina di ragazze, Annalisa Chiozzi del Collegio Quartier Novo con 45 posti, don Pier Codazzi per la Casa San Facio con nove appartamenti per una ventina di studenti e Padre Redaelli dei Barnabiti che presso la residenza San Luca hanno la disponibilità di 27 stanze.

Nel segno dell’ospitalità e del riconoscere il Cristo che viene — il tema del Vangelo della festa di San Giovanni della Croce — si è compiuto il rito eucaristico, seguito nella caffetteria dell’università da uno scambio di auguri fra studenti, docenti e il vescovo Napolioni, nel segno della familiarità che porta con sé il Natale.

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