L'ANALISI
26 Novembre 2022 - 18:42
SONCINO - River e Comune: dopo ordinanze, avvocati e tribunali, il primo tentativo di riappacificazione per progettare in via Brescia un’estate tranquilla sia per chi ama ballare che per chi vuole dormire. Oggi il primo confronto a distanza sulla questione tra il sindaco Gabriele Gallina e il gestore della storica discoteca Antonio Gregori.
«Il Tar ha accolto il nostro ricorso. Bene così, per noi capitolo chiuso e disponibilità totale al dialogo». Così la direzione del Riverhouseclub si dice pronta a mettere la pietra tombale sui vecchi dissapori e ripartire da zero. Lo spazio di manovra c’è anche se il primo cittadino rivendica l’efficacia della semi-chiusura: «Premesso che l’ordinanza sindacale ha prodotto i suoi effetti sospendendo in estate la diffusione di musica all’aperto – sostiene Gallina – il Tar si è pronunciato con una sentenza affetta da vizi di nullità e quindi l’amministrazione ha dato incarico ad un avvocato per procedere di conseguenza; anche se in realtà – aggiunge – stiamo valutando il da farsi perché non siamo molto interessati all’attuale vigenza dell’ordinanza».
Insomma: il Comune pensa che alla lunga, per vie legali, potrebbe vincere ma anche che forse non ne vale la pena. Sì alla pace, quindi, ma sul rispetto delle regole piazza Garibaldi tiene la barra dritta e avvisa il club: «Indipendentemente da questo – chiosa il sindaco di Soncino –, i gestori del River, nell’iter della procedura ordinaria dovranno prima della stagione estiva prossima, garantire l’adeguamento del loro impianto di diffusione di musica, per evitare il ripetersi di una nuova ordinanza che, nel solco già tracciato dal Tar, sospenda nuovamente l’attività di diffusione di musica all’esterno».
«L’amministrazione comunale resta comunque sempre disponibile a confrontarsi con i gestori del River - conclude -, affinché riescano ad ottemperare all’adeguamento dei loro impianti in modo da poter proseguire tranquillamente la loro attività imprenditoriale, garantendo al contempo il legittimo riposo dei nostri cittadini e quindi la tutela della salute pubblica».
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