Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SONCINO. IL CASO

River, il titolare: «La chiusura? Soluzione o faremo causa»

Gregori: «Cerchiamo il dialogo con il Comune, o dovremo tutelarci»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

20 Agosto 2022 - 10:09

River, il titolare: «La chiusura? Soluzione o faremo causa»

Antonio Gregori

SONCINO - Ballare nei giardini del River? Non si potrà più, mai più. L’ordinanza firmata giovedì dal sindaco Gabriele Gallina, infatti, non ha limiti di tempo e impone lo stop immediato e permanente a tutte le casse all’esterno. Amplificatori muti, dunque, nel verde e vicino alla piscina.

Ma dentro? Libero accesso e musica autorizzata nella pista interna purché fuori non voli una mosca. La decisione, a dire del Comune sofferta e arrivata solo dopo una sequela di lamentele da parte degli inquilini di via Brescia, perentoria.

Antonio Gregori, titolare del rinato River Houseclub e noto imprenditore bresciano già protagonista della night-life con Molo e Circus nella Leonessa, cerca la trattativa e lascia il ricorso al Tar come ultima spiaggia: «Un fulmine a ciel sereno. Abbiamo dato incarico all’avvocato Massimo Nicoli del Foro di Cremona e ad AssoIntrattenimento per far valere i nostri diritti. Prima cercheremo di avere un contatto diretto col sindaco e col Comune per trovare il modo adeguato al fine di tornare a svolgere la nostra attività. Siamo consci e consapevoli che cercare una soluzione sia la via migliore. Se la soluzione, e faremo di tutto per trovarla, non sarà raggiungibile tramite il dialogo con l’ente, ci difenderemo presso le opportune sedi. Non intendiamo fare polemica ma portare avanti un confronto costruttivo per fare in modo che il River possa restare aperto nel rispetto della convivenza civile e dei residenti».

Forse, anche dopo il giro di vite di piazza Garibaldi, la soluzione pacifica si può trovare. La mano ora la tende Gregori, gestore della più vecchia e famosa discoteca del Cremonese, appena riaperta. Considerata tappa obbligatoria per gli amanti del divertimento notturno, il River di Soncino è un club che porta sulle spalle una storia lunga oltre quarant'anni. Da sempre è il faro che attrae nel tranquillo borgo la «upper class» lombarda, soprattutto da Brescia, Bergamo e Milano.

RAPPORTO TORMENTATO CON I VICINI DI CASA

Fiaccata dal Covid e dalle restrizioni, l’attività ha cercato il rilancio e tutto è andato per il verso giusto fino al ritorno dell’atavico problema: il rapporto tormentato coi vicini di casa. I faldoni che raccolgono le segnalazioni arrivate dai residenti e protocollate dal Comune mettono a rischio la solidità strutturale delle scrivanie del municipio e gli ultimatum del primo cittadino non hanno sortito gli effetti sperati.

D'altra parte, secondo l’organizzazione, la presenza di un fonometro hi-tech all’interno della discoteca (certificato da un ingegnere iscritto all’albo) e un impianto di isolamento acustico all’avanguardia, sarebbero da considerarsi strumenti efficaci e sufficienti per garantire il rispetto delle regole.

Spada di Damocle è stata l’Arpa: gli ispettori, nel corso di un controllo a sorpresa, avrebbero rilavato livelli oltre il consentito e lì il tavolo delle trattative è saltato definitivamente. Basta avvisi: è arrivata la stangata. Ma non è detto che si finisca, per forza di cose, in tribunale.

Prima Gregori, che finora sostiene di aver ricevuto unicamente una mail generica ma di non essere mai stato convocato direttamente in municipio per affrontare la problematica, vuole confrontarsi con Gallina. Ora la palla torna sotto i portici anche se, alla luce delle ultime prese di posizione, un passo di lato e il ritorno allo status quo sono ipotesi che paiono abbastanza lontane.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400