L'ANALISI
14 Novembre 2022 - 05:20
CREMONA - L’attacco, numeri alla mano, era stato tanto circostanziato quanto pesante: «Il bilancio di Aem è il simbolo del fallimento delle politiche della sosta dell’amministrazione Galimberti», il pensiero, sintetizzato, dei consiglieri comunali di Forza Italia (Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi) e di Viva Cremona (Maria Vittoria Ceraso), che avevano incalzato la giunta riaprendo un tema da sempre sensibile per la politica cittadina.
I dati salienti: da una parte l’aumento degli stalli a pagamento gestiti dalla società (da 1.323 nel 2019, a 1.445 nel 2020, fino a 1.554 nel 2021), dall’altra il crollo dei ricavi (nel 2020 1.262.000 euro, nel 2021 861.000 euro e nel 2022 una stima di 980.000). Con un caso particolare infilato nella polemica come un ‘nota bene’: «Sapete quanto hanno fruttato in tutto il 2021 i 111 stalli blu di via Del Macello? — la domanda retorica dei consiglieri —. Ben 35,65 euro. E intanto, così si rischia la desertificazione del centro storico».
Ora, ecco la replica della maggioranza. «Ancora una volta i consiglieri d’opposizione pontificano con le loro personalissime conclusioni, che sono però in molti casi lontane dal vero — ribattono Roberto Poli del Pd, Enrico Manfredini di Fare Nuova la Città-Cremona Attiva e Lapo Pasquetti di Sinistra per Cremona —. I dati, infatti, possono anche essere ‘torturati’ per far loro dire quello che si desidera». Il calo degli incassi dei parcheggi, il primo argomento da contro contestare: «I nostri quattro consiglieri deducono che sia in atto una desertificazione della città, con minori presenze in centro, frutto di scelte sciagurate dell’amministrazione. A contraddire questa tesi, basta la banale constatazione che può fare qualsiasi persona andando in centro a cercare un parcheggio: molto spesso si ha difficoltà a trovarne uno libero. Quello che è invece evidente, anche analizzando i dati forniti da Aem, è l’enorme sacca di evasione del pagamento della sosta, fenomeno al quale l’azienda sta mettendo un freno con controlli più serrati e con nuove modalità tecnologiche di monitoraggio. Ma evidentemente i quattro consiglieri non frequentano molto la città o, per istinto innato alla polemica, travisano i fatti. Ricordiamo, solo per inciso, che la città è ricca di eventi e molti turisti la stanno visitando».
Il bilancio di previsione 2022 di Aem, il secondo filone di confronto: «È vero che è previsto in perdita — confermano i referenti della maggioranza —, ma ricordiamo che questa situazione deriva da ingenti investimenti per lavori di manutenzione (150 mila euro), in particolare per il rifacimento del tetto dell’autosilo Massarotti. Si tratta dunque di una situazione contingente, che non sarà più presente nel 2023». Infine, l’anticipo al Comune di 800.000 euro: «A seguito del prolungamento del contratto di gestione dei parcheggi, si tratta di una questione finanziaria e non economica — osservano l’operazione con un’ottica differente, Poli, Manfredini e Pasquetti —. Aem ha predisposto un piano economico finanziario che vede un risultato positivo per l’azienda che rafforza la sua posizione nel settore parcheggi. Certamente c’è da lavorare e ci sono aree di miglioramento sul tema parcheggi: sono temi all’attenzione di Aem che sta mettendo in opera interventi importanti». Caso chiuso?
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