L'ANALISI
15 Ottobre 2022 - 05:25
CREMONA - Nel pieno delle polemiche sulla revisione del piano della sosta e della mobilità in centro storico al vaglio dell’amministrazione, con in particolare le categorie del commercio già scese in trincea prima e dopo il vertice dell’altro ieri con gli assessori alla partita, Barbara Manfredini e Simona Pasquali, ecco lo studio contestato, l’analisi commissionata da Aem, per conto del Comune, al Politecnico di Milano.
Si tratta di un report dettagliato, che analizza parcheggi e mobilità proponendo soluzioni nell’ottica della sostenibilità e del riordino. Le decisioni della giunta, dunque, prenderanno spunto anche da questa analisi. Non tutti i suggerimenti sono stati recepiti (ad esempio l’ampliamento degli stalli blu, che per ora non è stato contemplato) ma di sicuro i tecnici si sono mossi sulla base di obiettivi ben precisi: «Garantire i bisogni di mobilità minimizzando le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente – si legge nella relazione dello studio redatto da Pierluigi Coppola, Fulvio Silvestri e Luigi Castagna e diretto da Marco Francesco Bocciolone –, attraverso misure che rendano più attrattivo il trasporto collettivo e le altre modalità di spostamento eco-sostenibili, e misure che limitino l’uso dell’autovettura».
L’idea è chiara: ridurre congestione e perdite di tempo, ma anche emissioni inquinanti, anidride carbonica, inquinamento acustico e visivo.
Quello che viene contestato da giorni, in primis dai commercianti, ristoratori e titolari di bar e locali, viene smentito a priori dallo studio stesso: si parla di maggiore accessibilità al commercio di vicinato e incremento del turismo.
Entrando nel merito, fra le misure proposte dal Politecnico ci sono la restrizione della circolazione tramite zone a traffico limitato e aree pedonali; la limitazione della sosta attraverso un incremento degli stalli blu e degli stalli ad alta rotazione (con disco orario); l’integrazione modale attraverso parcheggi di scambio e velostazioni; e poi servizi di mobilità condivisa con bike-sharing e car-sharing free flow e potenziamento del trasporto pubblico.
Per arrivare agli interventi concreti da attuare, gli esperti del Politecnico hanno compiuto un’indagine preliminare sulla domanda di sosta e hanno infine pensato a cambiamenti graduali: due fasi, ciascuna con quattro azioni.
Sulla carta la prima prevederebbe nuove zone tariffarie, revisione dei permessi (riduzione futura per le auto non elettriche né ibride) e riorganizzazione dei permessi per residenti; rimodulazione delle tariffe di abbonamento per i city users; rimodulazione delle tariffe orarie e nuovi stalli blu; controllo ed eliminazione della sosta selvaggia e rigenerazione urbana.
La seconda fase prevederebbe nuovi stalli blu in Area 3; completamento dell’anello della pista ciclabile e nuovi servizi di bike sharing elettrico; servizi autobus per i parcheggi a corona; estensione Ztl.
La premessa, però, è da ribadire: il Comune non avrebbe intenzione di recepire tutto.
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