L'ANALISI
08 Novembre 2022 - 10:46
Filippo Mazzini e l'auto distrutta dopo il fuori strada
PESCAROLO - Un dolore profondo, un lutto che ha colpito davvero tantissime persone, la moglie Chiara, il suo adorato figlio, i genitori, il fratello e tutti coloro che lo conoscevano. Filippo Mazzini, da tutti conosciuto come Pippo, se n’è andato improvvisamente, domenica pomeriggio, vittima di un incidente stradale lungo la provinciale che collega Vescovato a Pescarolo. Quando il sole era appena scomparso all’orizzonte, lui ha perso il controllo del Suv Dr che stava guidando, proprio in prossimità di una semicurva, in corrispondenza della cascina Canova. Dopo aver appreso la notizia, ora si deve affrontare il periodo più difficile. Cercare di mettere assieme le idee, realizzare che, quel giovane uomo di soli 33 anni, non varcherà più la soglia di casa con il suo sorriso e la sua grande voglia di vivere, rende tutto ancora più assurdo, inspiegabile.
Filippo ha lavorato nell’azienda di famiglia, il classico bravo ragazzo, un marito amorevole, un padre affettuoso e un figlio premuroso. In tanti ieri si sono stretti al dolore dei familiari con messaggi di cordoglio e di vicinanza. Anche il comitato di quartiere 14 di San Felice e San Savino (dove abitava) hanno commentato così la tragica scomparsa di Mazzini. «Una gravissima perdita per tutta la nostra comunità. Ricordiamo così purtroppo Filippo, una persona solare, un grande lavoratore, un padre, un figlio un marito amorevole. Una parte importante della nostra comunità va via». Filippo si era sposato con la sua amata Chiara il 22 settembre, un mese e mezzo fa. Avevano coronato la loro storia d’amore, dalla quale era nato anche il loro primogenito, di soli tre anni. Un ragazzo sempre sorridente, con una grande voglia di vivere.
Era un portiere molto apprezzato della squadra Dlf. Ha militato per tanti anni nelle squadre di calcio prima nei giovanissimi, poi negli amatori. Grande appassionato non solo del calcio a 11 ma anche del calcetto, dove era insuperabile. Era anche un grande giocatore di freccette. Amava viaggiare, esperienza che condivideva con chi gli era accanto, anche sui social, nel suo profilo Instagram. Il suo ultimo post struggente alle luce di quanto accaduto, scritto assieme a Chiara, era proprio relativo al video del loro matrimonio «ti amerò per altri mille anni».
Il primo cittadino di Pescarolo, che è vicino al dolore dei familiari, conosce bene quel tratto di strada, «insidioso e pericoloso. Un pezzo di viabilità maledetto con una sede larga e che quindi può trarre in inganno. Si tratta di una curva all’apparenza molto larga ma che chiude in modo improvviso e può prendere di sorpresa. Non è la prima volta che in quel punto avvengono degli incidenti purtroppo. Filippo era un giovane conosciuto anche a Pescarolo dove aveva amicizie».
Nel frattempo gli agenti della polizia stradale, dopo aver concluso i rilievi in tarda serata, stanno effettuando le indagini del caso. Sembra confermata l’ipotesi che la fuori uscita dalla sede stradale sia avvenuta in maniera autonoma. L’autovettura, verso le 17.30 di domenica pomeriggio, stava percorrendo la provinciale che collega Vescovato a Pescarolo. Nelle vicinanze della cascina Canova, in corrispondenza di una curva, il conducente ha perso il controllo del mezzo. Dopo essere finito sul ciglio della strada, si è ribaltato più volte su se stesso. La macchina ha terminato la sua folle corsa proprio in pezzo alla sede stradale, mentre il corpo è stato sbalzato fuori, sul selciato. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo a Mazzini. Sul posto sono immediatamente arrivati i sanitari a bordo di un’ambulanza della Cremona Soccorso di Vescovato e di un’automedica. I medici hanno tentato in tutti i modi, con le manovre di rianimazione, di salvargli la vita, ma il suo cuore non ha più ripreso a battere.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris