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L'EMERGENZA

Caro energia, «Palestre a 17 gradi? Scongiurata la chiusura»

L'assessore allo sport Luca Zanacchi: «Al Comune bollette da 10,4 milioni»

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

05 Novembre 2022 - 05:00

Caro energia, «Palestre a 17 gradi? Scongiurata la chiusura»

CREMONA - La questione palestre si è fatta piuttosto calda, a dispetto del ‘freddo’ che in teoria dovrebbe patire chi le frequenterà. La decisione presa dal Comune di fissare sui 17 gradi la temperatura delle strutture sportive infatti, ha suscitato un vespaio di polemiche soprattutto da parte di tanti genitori che sostengono che a quella temperatura, i loro figli rischierebbero di farsi male. Ma precisa e puntuale è arrivata la risposta dell’assessore allo sport del Comune di Cremona Luca Zanacchi.

«Ho mandato una lettera a tutte le associazioni sportive con una serie di punti necessariamente da rispettare per far fronte alla crisi energetica. L’amministrazione non è impazzita, ha semplicemente sostenuto una serie di studi e preso alcuni provvedimenti indispensabili per scongiurare la chiusura delle attività. Sulla base delle sinergie stabilite con i sindaci del distretto, per evitare appunto eventuali stop alle palestre e nel contempo evitare costi astronomici alle società sportive, abbiamo così messo nero su bianco alcune regole. Mercoledì 2, poi, ho mandato a tutte le società questa lettera in cui indicavo gli 8 punti a cui si dovranno attenere per l’inverno. Certo, alcuni sono sacrifici. Per esempio, niente docce per le squadre indoor che non siano di interesse nazionale. Le docce le consentiremo a chi invece fa sport all’esterno perché si allena al freddo e si sporca tanto. Altro tema che ha suscitato una polemica incredibile, è quello dell’abbassamento della temperatura a 17 gradi. Ma pensate che a scuola ne sono previsti 19 con i bambini fermi per 5 ore e le federazioni ne avrebbero previsti chi 16 chi addirittura 12. Noi ne abbiamo disposti 17 e ci sembrano sufficienti per chi fa attività. Peraltro non comprendo la polemica ora, quando il 24 settembre ho convocato 57 società per discutere di questi problemi e se ne sono presentate 18. Ho riconvocato la Consulta dello sport allargandola in tutto a 133 società totali con anche alcuni privati e sono venuti in 20…».


«Cercavo di condividere proposte e soluzioni, ma evidentemente questa situazione non interessava poi così tanto fino alla lettera del 2 novembre. Le bollette però, da 5,9 milioni passeranno a 10 milioni e 400 mila euro per il Comune, quindi dobbiamo per forza calmierare i costi. Un grado in meno corrisponde al 10 per cento di risparmio. Non è il Comune che è impazzito è che bisogna scongiurare il fermo delle palestre e qualche sacrificio bisogna farlo, anche perché non abbiamo previsto aumenti per le società e continuiamo a farci carico noi come Comune dei costi».

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