L'ANALISI
22 Ottobre 2022 - 05:25
CREMONA - Accusata di «immobilismo» dalle minoranze, in particolare da Forza Italia e Viva Cremona che l’avevano senza mezzi termini accusata di aver fin qui affrontato l’emergenza caro energia «con tante chiacchiere e pochi fatti», ora l’amministrazione risponde con un piano definito nei dettagli in cui determina azioni di risparmio su tutti i fronti di competenza, dall’illuminazione pubblica al riscaldamento in scuole e strutture sportive. L’obiettivo è chiaro: provare a risparmiare senza incidere in maniera troppo impattante sui servizi, così da tagliare i costi senza penalizzare troppo l’utenza. Ma è evidente come, nel pieno di una crisi dagli sviluppi ancora di fatto imprevedibili, al netto di ogni volontà sarà complicato trovare un equilibrio che non scontenti nessuno. I provvedimenti, intanto.
Come primo atto, seguendo la linea di altri capoluoghi a cominciare da Milano, anche Cremona il riscaldamento si potrà accendere dal 29 ottobre, anziché dal 22: è in fase di predisposizione l’apposita ordinanza sindacale che sarà pubblicata lunedì e immediatamente esecutiva e così, intanto, si tagliano sette giorno di consumo. Il dispositivo riguarda edifici pubblici (ad eccezione di strutture sanitarie, asili nido e scuole materne e residenze per anziani), abitazioni private e imprese.
«La decisione è stata presa in quanto le temperature continuano ad essere più alte rispetto alla media stagionale e perché è necessario ridurre i consumi» si spiega dal Comune. E del resto, i numeri del caro bollette non concedevano alternative: basti pensare che nel 2022 è stata prevista una spesa di 10,7 milioni di euro, 5,8 milioni in più rispetto al 2021 e più del doppio se il trend dei costi continuerà anche negli ultimi tre mesi dell’anno. «Nel bilancio preventivo, grazie a risparmi e variazioni, sono già stati destinati 2,6 milioni di euro per queste spese aggiuntive e 1,4 milioni di euro è il contributo arrivato dal Governo — spiega il sindaco Gianluca Galimberti, che si è mosso in sinergia con il suo vice, Andrea Virgilio —. Ma queste risorse non bastano. Per questo, sempre con l’obiettivo di ridurre i consumi, abbiamo consegnato e illustrato ai dipendenti comunali un apposito decalogo».
Sono state rimodulate le temperature e i dirigenti scolastici sono stati invitati ad attenersi alle disposizioni contenute nel recente decreto dell’ormai ex ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Sono state definite con le società sportive azioni di risparmio in linea con le indicazioni delle Federazioni. Nello specifico: temperature massime nelle palestre scolastiche a 17° e nelle strutture indipendenti a 16°; spegnimento alle 21,30 del riscaldamento delle strutture indoor, chiusura anticipata alle 21,30 dei campi da calcio, divieto di utilizzo delle docce per gli sport indoor (escluse le squadre di massima serie). Per gli impianti natatori l’accordo è di abbassare temperature di vasche e spogliatoi. L’amministrazione, confrontandosi con Anci, ha avviato un’analisi dei contratti in essere (elettricità, gas e illuminazione), molti dei quali stipulati con Consip, Centrale acquisti della pubblica amministrazione, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica sono in corso confronti con il gestore e la Prefettura sulla riduzione dell’illuminazione dei monumenti nelle ore notturne e una rimodulazione di orario e di intensità dell’illuminazione in vie della città concordate con le autorità di pubblica sicurezza.
È, quello del teleriscaldamento, il fronte potenzialmente più delicato per l’impatto che potrebbe avere sulle famiglie, non a caso ormai da settimane preoccupate per le bollette in arrivo. Ed è non a caso proprio su quel fronte che si sono concentrate le sollecitazioni delle opposizioni, che più volte hanno incalzato l’ente affinché provasse ad incidere sul gestore A2A. Al momento la situazione è cristallizzata: a seguito di un accordo con la stessa A2A, viene garantito un tetto al prezzo del gas fino a settembre. Ma entro la prossima settimana, A2A definirà l’investimento per gli ultimi tre mesi. L’amministrazione ha chiesto che abbia la stessa portata di quanto messo in campo nelle altre città del gruppo. «E in ogni caso — puntualizza ancora il primo cittadino —, è fondamentale un’azione forte del nuovo Governo a favore dei bilanci dei Comuni perché Cremona, come le altre città, non può né vuole tagliare servizi in un momento così drammatico per tutti».
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