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ALL'UNIVERSITÀ CATTOLICA

Con i laureati Smea il mondo è come casa

Tredici nuovi dottori per la scuola in management ed economia agro-alimentare. Sessione aperte con la discussone di una tesi dal Messico nel cuore della notte

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

12 Ottobre 2022 - 17:56

Con i laureati Smea il mondo è come casa

CREMONA - Alfa e omega, inizio e fine si coniugano alla Cattolica con la Laurea magistrale Smea in Economia e gestione del sistema agro-alimentare. Tutto ciò si concretizza nella cerimonia di laurea di 13 neo dottori che nel loro curriculum di studio possono vantare una formazione internazionale, grazie al percorso di double degree. Hanno concluso il loro percorso di studi: Garcia Tapia Ruben Alan, Marco Bona, Emma Falagiani, Luca Gazzoli, Alessandro Giacardi, Marisa Joanne Groenstege, Susan Lesly Nassila, Francesca Pisaneschi, Johanna Stange, Rodolfo Dimasi, Emilia Marie Inverardi, Susan Krisanda Sydeny e Gustavo Magalhaes Paiva. La discussione delle tesi, effettuata in lingua inglese ha coinvolto studenti italiani e studenti provenienti da diversi Paesi del mondo.


Ad aprire la sessione di laurea è stato Garcia Tapia Ruben Alan, collegato online dal Messico, che si è trovato a discutere la sua tesi di laurea nel cuore della notte. Poi è toccato agli altri laureandi, molti dei quali hanno conseguito una doppia laurea, grazie al programma internazionale Afepa di cui Smea è partner. Il programma Agricultural, food and environmental policy analysis fa capo a un consorzio di quattro università partner europee: l’Università di Bonn, l’Università svedese di scienze agricole di Uppsala, l’Université Catholique de Louvain, Louvain-la-neuve, Belgio. Afepa propone un programma internazionale di double degree, in cui gli studenti scelgono due dei quattro atenei dove fare rispettivamente il primo e il secondo anno. Gli studenti trascorrono un anno ciascuno presso due delle università partner europee con possibilità di una breve visita di scambio presso un’università partner associata, ottenendo una doppia laurea presso le due Università frequentate.


Molti sono stati gli argomenti trattati dalle tesi di laurea degli studenti, e tutti molto concretamente calati nell’attualità agroalimentare. Si è parlato di domanda di vino da importazione in Cina, identificando le opportunità per gli esportatori italiani; oppure di scelte dei consumatori per una nuova etichetta «Da consumarsi preferibilmente entro»; o ancora di preferenze dei giovani consumatori per la carne e le sue alternative.


Nella stessa giornata di discussione delle lauree si è tenuta l’inaugurazione del nuovo anno accademico 2022/2023 del Master in agrifood business, il corso storico della Smea, che quest’anno compie trentanove anni, quasi quattro decenni all’insegna delle scienze agrarie e dell’innovazione con uno sguardo sempre rivolto al mondo. Il professor Stefano Boccaletti ha spiegato le «regole del gioco»: obbligo di presenza, impegno full time, lavori di gruppo, rapporto stretto e proficuo con le imprese, cura delle soft skills, oltre ovviamente a lezioni frontali sui temi del management e dell’economia agroalimentare.


«Il riferimento diretto al business — prosegue il direttore del master — è teso a sottolineare un ulteriore rafforzamento del legame tra la nostra offerta formativa e il mondo dell’impresa e del lavoro, e segnala la crescente importanza che vogliamo dare, anche in termini di crediti formativi, alle attività di insegnamento che coinvolgono direttamente il mondo delle imprese: seminari, business game, stage. Senza ovviamente nulla togliere alle classiche lezioni in aula, che mantengono un ruolo centrale».

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