L'ANALISI
10 Ottobre 2022 - 05:25
CREMONA - C’è chi è rimasto senza prodotto, chi ha preparato migliaia di panini che non bastavano mai. E dopotutto era difficile resistere alla fragranza del salame, alle forme del re degli insaccati con un cuore rosa più o meno intenso, più o meno agliato. Una intera festa dedicata al salame, un azzardo? No, una garanzia di successo e di qualità.
Ad esserne convinto è l’organizzatore Stefano Pelliciardi che afferma: «Abbiamo sfiorato le 10 tonnellate di salame venduto. È andata bene, gli standisti erano contenti, i parcheggi pieni, in molti stand hanno terminato salame e pane, credo si sia ampiamente superato quanto fatto nel 2019. Tutti gli appuntamenti sono andati esauriti».
Fabio Tambani, presidente del Consorzio di tutela del Salame Cremona Igp, è più che soddisfatto: «È andata bene, abbiamo avuto la conferma che il salame incontra l’interesse e il gusto di tanti. Veramente Cremona può candidarsi a capitale del salame».
Massimo Rivoltini, presidente di Confartigianato, porta una riflessione sulla qualità del prodotto offerto: «Ciò che ha vinto, al di là del numero di venduto e delle presenze, per altro più che buone, è stata la qualità dei prodotti, la voglia da parte delle aziende coinvolte di offrire ai visitatori quanto di meglio riescono a produrre».
«Un’edizione che premia la città e la voglia di valorizzare i suoi prodotti e le sue tradizioni enogastronomiche», ha dichiarato l’assessore Barbara Manfredini. Ad animare la domenica di festa e calcistica il mega panino di 12 metri — sfornato dal panificio Generali — e imbottito di salame Napoli. A con qualche ora di anticipo rispetto al fischio di inizio della partita Cremonese-Napoli Denis Lazzari in maglia grigiorossa, e Filomena Quintavalle, in maglia azzurra, si sono stretti la mano, nel segno del più classica sportività resa gustosa da un panino al salame, meglio da un maxi panino al salame, poi distribuito ai tanti che non hanno voluto mancare all’appuntamento.
La giornata di ieri è stata una giornata all’insegna del pienone ovunque, a tutte le ore. Giancarlo Rizzi dell’omonimo salumificio ha preparato oltre 500 panini, solo nella giornata di ieri: «È andata bene, abbiamo affettato tutto il giorno. La spesa media era di circa 25 euro. È la nostra prima volta alla festa, torneremo anche l’anno prossimo».
Gabriele Guerini del salumificio Butti di Lecco è soddisfatto: «Cercavano tutti il salame Cremona, come è logico che sia — afferma —. È per questo che abbiamo spinto sugli assaggi, cercando di promuovere il nostro salame che ha una sapore leggermente diverso da quello cremonese. Molti si sono fatti incuriosire e ne siamo contenti». Festa del salame, promossa.
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