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SANITA' DEL TERRITORIO

Tre paesi senza medico di famiglia: è allarme

Sono San Daniele, Isola Dovarese e Pieve d’Olmi: per sopperire alla mancanza di professionisti nei piccoli comuni, da lunedì , entreranno in servizio le Usca

Serena Ferpozzi

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serena.ferpozzi@gmail.com

08 Ottobre 2022 - 18:30

Tre paesi senza medico di famiglia: è allarme

SAN DANIELE PO -  È allarme medici di famiglia. Per sopperire alla mancanza di professionisti nei piccoli comuni, da lunedì, entreranno in servizio le Usca, ovvero le unità speciali di continuità assistenziale.

A Isola Dovarese e San Daniele Po per un giorno a settimana, mentre a Pieve d’Olmi per tre giorni.

I medici del circondario rimangono a disposizione dei cittadini per ricette e certificati di malattia urgenti, mentre a Isola Dovarese l’altro medico di base Franco Bossi ha dato la disponibilità ad effettuare visite a domicilio, mansione che le Usca non possono assolvere.

«Una situazione non semplice – spiega il sindaco isolano Gianpaolo Gansi - anche perché la dottoressa Valeria Gandolfi, che aveva una parte di pazienti a Isola Dovarese, Pieve d’Olmi e San Daniele Po, cessa il suo incarico provvisorio. Una volta a settimana l’ambulatorio della dottoressa Gandolfi verrà effettuato da una figura Usca che però ha mansioni limitate, per esempio non può effettuare visite a domicilio. In accordo con Ats abbiamo quindi cercato una soluzione e, grazie alla disponibilità dell’altro medico di base del paese, il dottor Bossi (che però ha solo una parte di pazienti e non può riceverne altri perché ha raggiunto la capienza massima, ndr), sarà proprio lui ad effettuare le visite domiciliari in caso di necessità o emergenza. Per ricette urgenti e certificati di malattia invece sarà possibile far riferimento ai medici del circondario».

Situazione altrettanto preoccupante anche a San Daniele Po e Pieve d’Olmi. In quest’ultimo caso la figura Usca sarà presente in paese tre volte a settimana (martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13) e, anche qui, «per ricette urgenti o malattia o visite a domicilio, i pazienti dovranno rivolgersi ai medici del circondario» ha spiegato il primo cittadino Attilio Zabert. Stessa cosa anche a San Daniele.

«Una situazione catastrofica – annuncia il sindaco Davide Persico –. Al posto della dottoressa Gandolfi, una volta a settimana, il lunedì dalle 10 alle 13, arriverà l’unità speciale di continuità assistenziale che però ha mansioni molto limitate. Peraltro sto andando a cercare un computer portatile da poterle fornire perché dobbiamo fornirlo come Comune».

I pazienti del dottor Maurizio Boni, assente per problemi di salute, potranno invece continuare a contare sul sostituto. Ma l’allerta resta alta in tutti i comuni.

Nell’avviso inoltrato alla cittadinanza si spiega anche che «è necessario presentarsi presso l’ambulatorio, muniti di tessera sanitaria ed eventuali attestati cartacei di esenzione dal pagamento del ticket in quanto i medici Usca non hanno modo di accedere ai sistemi informatici e ai fascicoli sanitari personali. Inoltre non può rilasciare prescrizioni di ausili e materiale protesico o certificazioni a pagamento per le quali è possibile rivolgersi ad un medico di medicina generale operante nei comuni limitrofi».

Si intravede però una speranza. «A metà ottobre – spiega Gansi – è in scadenza un concorso per i medici di base e ci è stato riferito da Ats che dovrebbero arrivare nuove figure».

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