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PIADENA DRIZZONA

Raddoppio ferroviario: «Espropri da rivedere»

La commissaria De Gregorio: nel progetto definitivo si registrano molte variazioni

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

28 Settembre 2022 - 05:10

Raddoppio ferroviario: «Espropri da rivedere»

PIADENA DRIZZONA - Novità importanti sul raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova, opera di cui è commissaria straordinaria Chiara De Gregorio: sono state apportate alcune modifiche alle indicazioni di esproprio per la prima tratta Piadena-Mantova e si è al via con le operazioni preliminari per la seconda tranche di lavori, Piadena-Codogno. Rete Ferroviaria Italiana ha infatti pubblicato nuovamente i nominativi dei proprietari delle aree interessate, perché il progetto definitivo determina «una rilevante revisione del piano particellare di esproprio, tale da rendere necessario l’avvio di un nuovo procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate e contestuale dichiarazione di pubblica utilità delle opere». Ora il progetto definitivo dell’opera è depositato e possono essere presentate delle osservazioni entro la metà di ottobre. «Invito i proprietari interessati e i loro tecnici a chiedere di visionare il progetto depositato nell’ufficio tecnico, settore edilizia privata, chiedendo all’ingegner Alberto Assandri», dice il sindaco di Piadena Drizzona Matteo Priori.

La commissaria straordinaria Chiara De Gregorio


Nell’ambito della realizzazione della nuova sede ferroviaria, è prevista anche la riqualificazione delle stazioni di Piadena, Bozzolo, Marcaria e Castellucchio. È inoltre in programma la soppressione di tutti i passaggi a livello di linea tramite la realizzazione di opere sostitutive. A Piadena, ad esempio, il sottopasso ciclopedonale in via Zara, nei pressi dell’attuale passaggio a livello di via San Lorenzo, e la realizzazione di un sovrappasso appena ad est del centro abitato di Vho. Analoghi interventi saranno realizzati tra Calvatone, Tornata e Bozzolo. Il progetto prevede, oltre ad alcune demolizioni di immobili, come gli ex caselli di via Marconi e via Altobello, anche l’installazione di barriere antirumore «alte sino a 7 metri, in parecchi punti».

VIA AI CAROTAGGI

Per oggi, salvo slittamenti, è poi previsto a Pontirolo Capredoni, frazione di Piadena Drizzona, l’avvio dei primi carotaggi in vista della seconda fase funzionale dell’opera ferroviaria, quella cioè per la realizzazione della tratta compresa tra Piadena e Codogno. Si tratta delle indagini archeologiche preventive al raddoppio. Per la prima tratta questi lavori iniziarono mercoledì 29 gennaio 2020 in quel di Vho, appena ad est del passaggio a livello posto in via San Lorenzo. L’impresa esecutrice, in quel caso, era la ES srl Progetti e Sistemi, con sede a Napoli. La direzione scientifica era affidata alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.

MEZZO MILIARDO DI COSTI

Per i lavori della prima tratta, grazie anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci sono a disposizione 515 milioni di euro. Completate le procedure formali, salvo ostacoli dell’ultima ora, i lavori inizieranno nel 2023 per concludersi, necessariamente, entro il 2026, proprio perché c’è una parte di fondi che rientra nel Pnrr e dunque esiste un vincolo specifico. Per quanto riguarda invece il raddoppio tra Piadena, Cremona e Codogno, al momento c’è uno stanziamento di 100 milioni di euro per l’eliminazione dei passaggi a livello, ma ne restano 700 da trovare. La Commissione parlamentare Trasporti ha approvato un atto di indirizzo che spiega come la copertura economica sarà trovata attraverso contratti di servizio tra lo Stato e Rfi.

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