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POLITICHE 2022

Cottarelli: speravo di perdere bene... non è andata così

La «cavalleria» del candidato del Pd: «Congratulazioni a Daniela. Sono stato eletto a Milano, ma avrei voluto rappresentare Cremona. Io mandato allo sbaraglio? In verità, non mi sono mai sentito così»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

26 Settembre 2022 - 19:02

Cottarelli: «Speravo di perdere bene... Non è andata così»

CREMONA - «Per prima cosa voglio fare le mie congratulazioni a Daniela Santanchè, che è stata rieletta». È un atto di cavalleria politica il primo commento di Carlo Cottarelli al risultato elettorale di domenica, che lo ha visto soccombere nel collegio uninominale di Cremona-Mantova per il Senato di fronte alla candidata del centrodestra. La senatrice uscente, esponente di Fratelli d’Italia, ha ottenuto infatti 199.691 voti, il 52,17% contro i 104.762 che hanno scelto l’economista cremonese, il 27,37%. Una sconfitta che risulta più attenuata a Cremona città, dove Daniela Santanchè, con 15.736 voti, ha ottenuto il 44% e Cottarelli il 35,42% (12.667 voti).


Ma l’ex direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo monetario internazionale (Fmi) in realtà in Senato è entrato lo stesso. Oltre all’uninominale era infatti candidato capolista al plurinominale Milano-Lodi-Pavia. Ed è lui stesso a dare la notizia, prima della conferma ufficiale: «Sono stato eletto a Milano, ma — come ho avuto modo di dire più volte durante la campagna elettorale — mi sarebbe piaciuto essere scelto per rappresentare Cremona (insieme a Mantova)».

Presidente del Consiglio incaricato da Sergio Mattarella nel 2018, Cottarelli allarga presto lo sguardo dalla sua vicenda personale alla situazione del Paese all’indomani del voto: «Il nuovo Governo avrà compiti non facili. La reazione dei mercati ai risultati elettorali — spiega il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore — è stata tranquilla. Io sono preoccupato per il Pnrr, la cui revisione è contenuta nel programma elettorale del centrodestra. Prevedo che il nuovo Governo vorrà rinegoziarlo. Sono un po’ meno preoccupato per la tenuta dei conti pubblici. Giorgia Meloni, infatti, mi sembra moderata sul tema. Matteo Salvini un po’ meno».
Cottarelli sarà senatore di minoranza: «Il mio atteggiamento sarà di opposizione costruttiva, sempre mirando al bene del Paese. Ma se dalla maggioranza dovesse venire qualche provvedimento che danneggia l’Italia, allora la mia opposizione sarà decisa».


Definito dal segretario del Pd Enrico Letta ‘un fuoriclasse, una punta di diamante non solo in Lombardia ma di tutta la nostra lista ‘Italia Democratica e Progressista’, l’economista cremonese non vuole entrare nelle polemiche che agitano il Pd dopo la sconfitta: «Non sono iscritto al partito, gli iscritti decideranno cosa fare». Cottarelli poi non si sente mandato allo sbaraglio: «Non mi sono mai sentito così. Mi sono candidato perché penso sia importante tenere insieme le aree politiche socialdemocratica e liberal democratica. Ho grande stima di Enrico Letta e lo apprezzo. Non l’ho ancora sentito, ma lo farò presto». Stima ricambiata, visto che quando il suo elettorale lo aveva portato a Cremona, il segretario nazionale Pd aveva spiegato così la candidatura di Cottarelli: «La sua competenza e la sua esperienza sono la dimostrazione della nostra affidabilità e serietà in un momento così critico per l’intero tessuto economico del Paese, a partire dal Nord».


Ma intanto sono arrivate altre telefonate: «Mi hanno chiamato tantissime persone, alcune dispiaciute per la sconfitta all’uninominale e molte altre contente si sono congratulate per la mia elezione al Senato». E quanto al lavoro che lo attende a Palazzo Madama, «non so ancora di quale Commissione farò parte, è prematuro parlarne». E sui social ha tweettato: «Si perdono le elezioni, ma non si perdono gli ideali: il sogno di un’Europa più unita e di un’Italia dove tutti hanno una possibilità, dove si premia il merito e dove c’è solidarietà. Alla fine ci riusciremo. Tanto non ci si arrende».

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