L'ANALISI
24 Settembre 2022 - 15:34
SAN BASSANO - Se, come diceva Ghandi, la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali, non c'è dubbio che San Bassano e i sanbassanesi tutti meritino la promozione a pieni voti e il bacio accademico.
Un intero paese, infatti, si è mobilitato per salvare la vita a un piccolo falco pellegrino che, nel tardo pomeriggio di venerdì, è stato trovato ferito e in balia di altri predatori. Affidato alle cure dei cittadini tra chi l'ha ospitato e chi l'ha sfamato, chi l'ha curato e chi l'ha tenuto al caldo, questa mattina è stato consegnato alla polizia provinciale e ora è al sicuro. Presto tornerà a volare libero.
Non hanno fatto in tempo a dargli un nome ma a innamorarsene sì. La commovente storia, fortunatamente a lieto fine, è cominciata venerdì e si è conclusa questa mattina.
A fare il fortuito ed emozionante incontro la famiglia Cicognini che stava portando a spasso il cane. Proprio il fido amico a quattro zampe s'è accorto dell'insolita presenza nei campi a pochi passi dal confine di casa.
Questa la scena: un rapace, ferito e terrorizzato, preso di mira da due corvi e una gazza ladra, tentava di aprire le ali per tenere lontani gli altri uccelli ma stava per soccombere. Ne sarebbe probabilmente, a breve, divenuto il pasto prelibato. Ma, con una reazione che ancora oggi persino i padroni faticano a spiegarsi, il cane s'è improvvisamente gettato nella mischia, allontanando corvi e gazza e, facendo da scudo al falchetto, li ha messi in fuga. Un segno del destino, devono aver pensato i primi protagonisti della vicenda che, senza esitare un istante, hanno allora soccorso l'animale ferito. Ancora impaurito ma docilmente ammansito, forse capendo che si trovava di fronte ai suoi salvatori, il falco è rimasto appollaiato nel cestino della bicicletta e portato in casa.
Poi la chiamata al sindaco del paese, Giuseppe Papa e il trasloco del rapace nell'abitazione del primo cittadino. Indossati dei guanti a mo' di falconiere, il sindaco ha prestato le prime cure e ha cominciato a chiedere aiuto alle autorità. Ma, nel frattempo, l'aiuto è arrivato anche dai suoi concittadini.
Persino il macellaio del posto, Giorgio Lena, s'è messo subito a tagliare del pollo a pezzi per nutrire il falco, nel frattempo diventato inseparabile compagno di Papa.
Dopo aver bevuto e riposato, l'animale, ormai al sicuro, ha visto avvicendarsi una folla senza fine di sanbassanesi, chi per una coccola chi per un aiuto concreto. Una marea solidale vera e propria, anche per un uccello. «Perché San Bassano e i suoi cittadini sono così».
Ha commentato Papa. Il falco ha fatto tappa anche nella sede degli autieri e della Protezione Civile, diventandone mascotte in pochi minuti. «Pensiamo – prosegue la fascia tricolore – che si tratti di un volatile cresciuto in cattività o comunque addestrato, sembrava gradire molto la nostra compagnia». E viceversa. Tanto che il momento di consegnarlo agli agenti inviati dal comandante provinciale Salvatore Guzzardo è diventato, per quanto bello, anche un po' triste. Ora ci penseranno loro e i veterinari a fare il resto. Ma chissà che, in un futuro non troppo lontano, quel falco fortunato non possa tornare a salutare chi, pur per poco, l'ha tanto amato.
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