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IL FUTURO DEL GRANDE FIUME

Po: ora la navigazione non è più solo un sogno

Ecco 59 milioni di euro per lo sviluppo del sistema idroviario Padano-Veneto. Accordo tra Mims e Regione, che assegnerà i fondi: poi gli interventi con l’Aipo

Elisa Calamari

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20 Settembre 2022 - 05:05

Po: ora la navigazione non è più solo un sogno

CREMONA - Mai come quest’anno la siccità ha ostacolato la navigazione fluviale sul Po, da mesi possibile solo a monte della diga di Isola Serafini, ma Regione e Aipo sognano un futuro migliore per il vecchio Eridano. E oltre a mettere sul tavolo fondi e progetti per la sua sicurezza, ora si preparano per la regimazione a corrente libera dell’alveo di magra: sono stati stanziati quasi 59 milioni di euro, con l’obiettivo di rendere il Grande Fiume realmente navigabile da Piacenza a Foce Mincio per le imbarcazioni di classe Va Cemt.


Ad annunciare lo stanziamento è stata ieri l’assessore lombarda alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi, specificando che si tratta di risorse ministeriali derivanti da un accordo tra Mims e Regione stessa, finalizzato a realizzare un ampio programma di interventi che riguardano il sistema idroviario padano-veneto. In ottobre verrà sottoscritta con Aipo, soggetto attuatore, un’apposita convenzione per definire le modalità di realizzazione, monitoraggio e rendicontazione. Al primo posto ci sarà appunto la regimazione a corrente libera, pensata per le imbarcazioni fino a 110 metri di lunghezza e 11,4 di larghezza con pescaggio 2,5-4,5.

Claudia Maria Terzi

I lavori toccheranno da vicino anche la provincia di Cremona, con Aipo che sta già predisponendo un elenco ed un cronoprogramma che verranno presenti in dettaglio nelle prossime ore. L’azione regionale, però, prevede anche la risoluzione di ostacoli alla navigazione lungo la linea navigabile Fissero-Tartaro-Canalbianco, mediante risezionamenti straordinari della cunetta navigabile nei Comuni di Mantova e Ostiglia. La progettazione è in parte già ultimata e in parte in corso, i primi cantieri saranno avviati entro il 2023, con fine lavori stimata a partire dal 2024.


«Queste risorse – dice Terzi – avranno importanti ricadute sulla navigazione del Po, con benefici per l’economia dei nostri territori. Fondi che si aggiungono agli stanziamenti regionali già messi in campo in questi anni per il sistema idroviario padano. Parliamo di vie navigabili interne riconosciute anche a livello europeo come strategiche e di rilevanza internazionale».

Meuccio Berselli


Meuccio Berselli, neo direttore Aipo, precisa che anche con le altre Regioni bagnate dal Po sono stati concordati piani di regimazione a corrente libera. Ad esempio l’Emilia-Romagna ha stanziato 24,17 milioni di euro per il tratto che va da Foce Mincio a Ferrara. E di conseguenza la navigazione sarà possibile da Piacenza al mare. Con risvolti importanti soprattutto dal punto di vista turistico: «Aipo è molto attenta a realizzare progetti legati alla navigazione in accordo con le Regioni – spiega Berselli –. L’obiettivo è rendere il Po sempre più accattivante e resiliente, anche in ottica di sviluppo turistico ed economico. In chiave nazionale ma anche europea».

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