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L'EMERGENZA CARO ENERGIA

Ecco i fondi anti salasso. In provincia 2,6 milioni di euro

Bollette shock: Comune per Comune, gli stanziamenti del governo per far fronte agli aumenti. A Cremona 553.000 euro e a Crema 226.000. Decisiva la sinergia tra Anci e Regione Lombardia

Elisa Calamari

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18 Settembre 2022 - 05:25

Ecco i fondi anti salasso. In provincia 2,6 milioni di euro

CREMONA - Più di 2 milioni e 600 mila euro per fare fronte ai rincari energetici. Questa la somma che il Governo ha stanziato a favore dei Comuni della provincia di Cremona alle prese con bollette «impazzite» e costi ormai insostenibili. Il documento è stato presentato nel corso dell’ultima Conferenza unificata Stato-città ed autonomie locali, come fa sapere Anci Lombardia che ha divulgato anche il riparto sulla base della nota metodologica ministeriale. «Per l’anno 2022 – si legge sul decreto –, è stabilito l’ulteriore incremento del fondo stabilito dall’articolo 27, per un importo complessivo pari a 350 milioni di euro ai Comuni e per un importo complessivo pari a 50 milioni di euro alle Città metropolitane e alle Province». Per quanto riguarda la Lombardia, il Fondo energia ammonta a circa 65 milioni di euro.

Di fronte al sottosegretario all’Interno, Ivan Scalfarotto, Anci e Upi hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto «al fine di garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas». Ma hanno anche sottolineato che la somma di certo non basterà a coprire gli aumenti che, durante le prossime settimane, si faranno ancora più sentire. Ecco perché l’impegno di Anci prosegue: «Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha risposto positivamente all’invito che avevo formulato, per attivare un coordinamento a livello regionale sul tema emergenza energetica – fa sapere Mauro Guerra, presidente Anci Lombarida –. Avvieremo un confronto preliminare con l’assessore agli Enti locali Massimo Sertori, per la condivisione e l’attivazione di una agenda di lavoro e delle possibili iniziative. I temi da affrontare sono tanti, primo fra tutti quello legato alla necessità di politiche di risparmio ed efficientamento e alla predisposizione di azioni per sostenere l’incremento dei costi impattanti sui bilanci comunali, nell’immediato ma anche sul medio e lungo termine. Su questo tema abbiamo attivato anche il lavoro dell’Osservatorio sulla finanza locale della Lombardia».

I contributi del decreto energia ammontano a circa 553 mila euro per la città capoluogo, quasi 226 mila euro per il Comune di Crema e 161 mila per Casalmaggiore. Fra gli enti destinatari dei minori contributi ci sono i Comuni di Derovere e Castelvisconti (circa 2.600 euro). Ma il decreto stabilisce fondi anche per le Province. E a quella di Cremona è stato assegnato un contributo definitivo di 386 mila euro. Il riparto avviene sulla base delle utenze per energia, gas, contratti di servizio per l’illuminazione pubblica e per la distribuzione del gas.

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