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LA SVOLTA

Area omogenea cremasca, Rossoni supersindaco

Designato (quasi) all’unanimità dall’assemblea dei sindaci di Consorzio.it . Si attende una nuova convocazione per poter dare ufficialità all’incarico

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

17 Settembre 2022 - 05:10

Area omogenea, Rossoni super sindaco

Aldo Casorati, Fabio Bergamaschi e Gianni Rossoni

CREMA - Gianni Rossoni è il nuovo presidente del Comitato ristretto di indirizzo e controllo di Consorzio IT, la società che ha preso il posto di Scrp e che sarà il braccio operativo del territorio, al servizio degli enti pubblici.

A nominarlo è stata l’assemblea dei sindaci riunitasi nel tardo pomeriggio di ieri nella sede di Consorzio.IT, che ha anche dato indicazione per la nomina di Rossoni a presidente dell’Area omogenea cremasca. Sarà lui il supersindaco, anche se l’etichetta non piace al diretto interessato e nemmeno a suoi colleghi. Per l’ufficialità di questo secondo incarico servirà una nuova convocazione. Rossoni è stato eletto all’unanimità. Unico astenuto è stato Valter Giuseppe Raimondi, sindaco di Pieranica, che non ha contestato la scelta di Rossoni ma non ha motivato la sua posizione.

Il Comitato ristretto sarà composto dai sindaci di 13 Comuni (Crema, Castelleone, Offanengo, Pandino, Spino d’Adda, Rivolta d’Adda, Ripalta Cremasca, Ripalta Arpina, Montodine, Credera-Rubbiano, Casaletto Vaprio, Pianengo e Bagnolo. In aggiunta, entrano come invitati Casale Vidolasco e Soncino, non essendo ancora formalmente definito il loro ingresso in Consorzio.IT.

«Il Comitato ristretto – ha dichiarato Rossoni, 73enne sindaco di Offanengo – è l’organo che dovrà interloquire con il Cda di Consorzio.IT per conto di tutti i sindaci e dare l’indirizzo rispetto agli obiettivi che lo stesso Cda dovrà portare avanti. Tra gli obiettivi immediati ci sono la riorganizzazione della società, il rilancio della dimensione progettuale a supporto dei Comuni soci, l’utilizzo del patrimonio confluito da Scrp e i fondi del Pnrr». Il nuovo Comitato ristretto verrà convocato a breve.

«Dovremo stendere un piccolo regolamento – prosegue Rossoni – stabilire chi farà parte della giunta e attribuire le deleghe. Il Comitato dovrà diventare un organo territoriale che in modo continuo possa rappresentare i bisogni del Cremasco e portare le sue istanze nella sede della Regione e interloquire col Governo».

Il neo presidente ricorda la tradizione cremasca. «La nostra capacità di relazione risale agli anni Sessanta, fin dai consorzi intercomunali e, tra alti e bassi, è arrivata ai giorni nostri. Non c’è un’altra Area omogenea in Lombardia. Adesso, abbiamo la necessità di tornare a lavorare insieme, per rispondere ai bisogni dei Comuni, dei cittadini e delle nostre aziende».

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