L'ANALISI
15 Settembre 2022 - 10:17
Filomena Bianco e Stefania Bonaldi
CREMONA - All’attacco dell’ex sindaco di Crema Stefania Bonaldi («Non è arroccandosi nei propri uffici che si risolvono i problemi – aveva detto – né rifiutando le richieste d’incontro istituzionali») replica decisa la destinataria della critica: la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Filomena Bianco.
«A fronte dell’articolo pubblicato sull’edizione online del Vostro quotidiano, esprimo stupore per le parole che l’ex sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, rivolge alla mia persona, attribuendomi e commentando condotte che non ho mai tenuto - inizia così la replica del dirigente UST Filomena Bianco -. Sin dal mio arrivo all’Ufficio Scolastico di Cremona ho preso in esame e ho valutato attentamente le segnalazioni e le richieste pervenutemi dai Dirigenti scolastici e dalle famiglie e, proprio sulla base di un accurato vaglio delle plurime esigenze manifestate dalle istituzioni scolastiche, ho ritenuto più proficuo, preliminarmente, procedere attraverso incontri individuali con i singoli Dirigenti, in modo da potere conoscere ed affrontare, distintamente, le differenti situazioni problematiche presenti in ciascuna scuola, per poi passare, in queste settimane di avvio del nuovo anno scolastico, ad incontri collegiali di Ambito, già in corso di programmazione, per la discussione e soluzione di problemi comuni.
Le mie affermazioni sono puntualmente documentate e, a tale riguardo, mi vedo costretta, mio malgrado, ad invitare il Dirigente Arpini a rileggere la mia nota di riscontro a sua istanza, di cui al prot. dell’UAT di Cremona, n. 2422 del 3 giugno 2022, al medesimo indirizzata, nella quale (testualmente) «si comunica la disponibilità della scrivente ad incontrare singolarmente ogni Dirigente scolastico dell’Ambito 13 per un confronto fattivo su eventuali criticità specifiche riscontrate».
Tanto è avvenuto (e continua ad avvenire) con tutti i Dirigenti che ne hanno avuto necessità, i quali hanno potuto contattarmi direttamente, anche per le vie brevi e a qualsiasi ora del giorno.
Alla luce di ciò, arrivare ad addebitarmi indirettamente la responsabilità delle dimissioni del Dirigente Arpini da rappresentante dell’Ambito 13 è decisamente esorbitante e fuori luogo.
Peraltro, proprio il Dirigente Arpini è stato tra i primi ad essere ricevuto in presenza, e in più di una occasione abbiamo intrattenuto contatti telefonici o a mezzo di posta elettronica: l’ultimo risale alla scorsa settimana, ed è stato motivato dalla preoccupazione dello stesso Dirigente scolastico in merito a situazioni di sofferenza organica del personale ATA che interesserebbero il Liceo S. Anguissola che lo stesso dirige. In tale circostanza ho ancora una volta ribadito che l’autorizzazione di ulteriori posti in deroga rispetto al contingente assegnato, non rientra tra le mie competenze, ma in quelle del Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, il cui posto, in questo momento è, come noto, vacante. In ogni caso, è stata mia cura richiedere formalmente tali posti, sulla base del fabbisogno organico comunicato dalle scuole all’Ufficio.
A ciò aggiungo che, nell’ambito delle competenze a me attribuite, e nel rispetto dell’autonomia scolastica, ho ricevuto anche le famiglie che hanno fatto richiesta di incontro al fine di rappresentare situazioni di disagio vissute dai ragazzi in ambito scolastico, e mi sono impegnata, con la collaborazione del personale dell’Ufficio, a cercare prontamente le soluzioni più idonee.
Nei limiti consentitimi dalle necessità dei due Uffici Scolastici Provinciali di Cremona e Mantova che dirigo, ho partecipato pienamente alla vita della comunità, ed è in tale prospettiva che, qualche giorno fa, con il Presidente della Provincia di Cremona abbiamo concordato di visitare insieme le scuole del territorio - previa definizione delle date d’intesa con i Dirigenti scolastici -, coinvolgendo le autorità locali, come segno tangibile del proposito di camminare insieme per la convergenza verso obiettivi educativi comuni.
Mi sorprende, poi, che l’ex Sindaco di Crema mi definisca arroccata nel mio ufficio, quando in diverse occasioni istituzionali abbiamo avuto modo di incontrarci e di salutarci cordialmente.
Sono del parere che gli attacchi affidati a testate giornalistiche con titoli roboanti, tendenti a screditare un’Amministrazione, non giovino all’instaurazione di un dialogo efficace e produttivo, finalizzato alla soluzione (e non alla creazione) di ulteriori problemi.
Al contrario di ciò, pertanto, e in uno spirito di fattiva collaborazione, rinnovo la mia disponibilità a confronti pacati, ogniqualvolta ritenuti necessari, da condurre nelle sedi opportune, nella reciproca considerazione dei rispettivi ruoli».
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