L'ANALISI
10 Settembre 2022 - 05:15
La copertina del libro
GUSSOLA - Raccontare la storia dei primi tre decenni di vita dell’ospedale Oglio Po. Questo l’obiettivo di «3O», il libro che verrà presentato sabato 17 settembre alle 18 al Centro Natura Amica, nella golena di Gussola.
Il titolo del volume sta per «30 anni di Oglio Po» e «tre ospedali in uno» ed è stato voluto dall’Associazione Amici dell’ospedale Oglio Po, su idea e ispirazione di Alessio Pedrazzini, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia che ha saputo portare all’Oglio Po un gran numero di campioni dello sport, a conferma della sua fama ormai diffusa in tutta Italia. A scrivere il libro sono stati i giornalisti Vanni Raineri e Guido Moreschi e l’ingegnere e architetto Alberto Pedrazzini, che si è soffermato sugli innovativi aspetti costruttivi dell’ospedale.
Tanti gli elementi degni di attenzione contenuti nel volume: dalle testimonianze dei politici dell’epoca alle fotografie inedite risalenti alla costruzione fornite da Licinio Valenti, dal focus sugli «Amici dell’ospedale» ai quasi 200 volti di chi lavora oggi al suo interno.
Alle ore 18 ci sarà l’intervento dei relatori e degli ospiti, tra cui i sindaci del territorio, i vertici delle istituzioni sanitarie di Cremona e Mantova e di tante associazioni, nonché delle persone intervistate su libro per ripercorrere gli anni della grande scelta politica che portò alla nascita dell’Oglio Po, in territorio di Casalmaggiore ma al confine con Viadana.
Il presidio nacque in mezzo ai campi, in una zona baricentrica per non coincidere con nessuna delle tre cittadine — Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo — che fecero un passo inedito e lungimirante: rinunciare ognuno al proprio ospedale per averne uno di riferimento per tutto il territorio Oglio Po. Da qui il nome del nosocomio. Poi le cose sono andate come sappiamo, i servizi si sono impoveriti, la divisione amministrativa fra due province ha creato legacci burocratici ma non c’è modo di credere che lasciando le cose com’erano la situazione oggi sarebbe migliore. Anzi quella scelta non fa altro che dimostrare l’attaccamento per la gente dell’Oglio Po per il suo territorio e per il suo ospedale, senza che quel confine provinciale possa inficiarlo.
Da segnalare che non si dovrà raggiungere la golena del Po solo per il libro: alle 19,30 infatti, sempre nello spazio all’aperto ma coperto, si terrà una cena benefica a base di torta fritta e salumi vari, a cura dei volontari della torta fritta di Solarolo Monasterolo e grazie al contributo del salumificio Remo Galli di Cogozzo.
La partecipazione alla cena (c’è anche il dolce, mentre le bevande sono escluse) costa 15 euro, che si raccoglieranno sul posto, e che andranno a finanziare il progetto «Il cielo in una stanza» promosso dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, che si sta concludendo con la ristrutturazione del Day Hospital oncologico. La serata allietata dalla musica di Francesco Badalotti.
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