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LA TRAGEDIA DI PONTEVICO

Morte sul lavoro, l'inchiesta e il dolore degli amici e colleghi di Girolamo

Tartaglione, operaio 31enne, si era trasferito a Cremona da un anno e alla Eural Gnutti era stato assunto con contratto a tempo indeterminato lo scorso luglio. Sui social in molti stanno ricordando il giovane

La Provincia Redazione

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03 Settembre 2022 - 16:10

Morte sul lavoro, l'inchiesta e il dolore degli amici e colleghi di Girolamo

Girolamo Tartaglione e l'azienda di Pontevico dove è avvenuto l'infortunio mortale

CREMONA - La Procura di Brescia sta indagando sulla morte di Girolamo Tartaglione, l’operaio di 31 anni schiacciato venerdì mattina da una piastra di fusione del peso di quattro tonnellate alla Eural Gnutti di Pontevico, azienda leader nella produzione di semilavorati in alluminio. Originario di Foggia, da un anno il 31 enne viveva a Cremona e alla Eural Gnutti era stato assunto con contratto a tempo indeterminato lo scorso luglio. L’ennesima tragedia sul lavoro è accaduta alle 7.30: l’operaio stava pulendo scarti di materiale quando è stato investito da quella piastra, alla quale non sarebbero stati fissati tutti i ganci. Chi indaga sta ricostruendo la dinamica e verificando eventuali responsabilità.


Tartaglione da un anno si era trasferito dalla Puglia a Cremona, dove aveva preso una casa in affitto in via Bergamo per stare vicino al fratello Manuel, 25 anni, alla cognata Nicoletta e al nipotino «per il quale impazziva», ha detto lei. Sui social in molti stanno ricordando il giovane operaio: gli amici di Foggia e quelli di Cremona. E i colleghi di lavoro come Roberto: «Sto piangendo per il mio amico e collega di lavoro. Mi mancherà la sua educazione , una bella persona. Lo ricorderò per sempre».
Di lui, Linda scrive. «Un ragazzo con valori e un cuore d’oro, da esempio per tutti i giovani», perché «come lui davvero ce ne sono pochi». E, poi, Rosa: «Aveva solo voglia di lavorare, invece ha trovato la morte». Di Tartaglione, il suo «grande amico» Marco ricorda «i pregi: educazione, rispetto e lealtà». Un altro messaggio di cordoglio: «La nostra terra piange la perdita di un suo caro figlio che l’aveva lasciata per la dignità di un lavoro. Oggi ci sentiamo tutti tristi e vicini alla famiglia». I sindacati Fiom, Fim e Uilm di Brescia hanno dichiarato per mercoledì due ore di sciopero generale in tutte le fabbriche metalmeccaniche della provincia bresciana.

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