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BASSA BRESCIANA

Pontevico, operaio 31enne residente a Cremona muore sul posto di lavoro

Secondo le prime informazioni, Girolamo Tartaglione è rimasto schiacciato da una piastra di colatura da cinquanta quintali, all'interno di un'azienda a Chiesuola, la Eural Gnutti di via Mattei

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

02 Settembre 2022 - 10:25

Pontevico, operaio 31enne cremonese muore sul posto di lavoro

Girolamo Tartaglione e l'azienda dove è avvenuto l'infortunio mortale

PONTEVICO - Un operaio di 31 anni, Girolamo Tartaglione residente a Cremona ma foggiano di origine, è morto questa mattina, attorno alle 7.30, vittima di un tragico infortunio sul lavoro. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo sarebbe rimasto schiacciato da una piastra di colatura da cinquanta quintali, all'interno dell'azienda Eural Gnutti di via Mattei. Subito sono scattati i soccorsi, ma per l'operaio non c'è stato nulla da fare. Saranno i carabinieri di Pontevico, intervenuti sul posto, a stabilire la dinamica esatta e le cause che hanno portato al tragico incidente. Sul posto anche i tecnici dell'Ats, una squadra di Vigili del fuoco, un'auto medica e un'ambulanza.

LA GIOVANE COGNATA: "NON CI CAPACITIAMO ANCORA DI QUELLO CHE È SUCCESSO"

Nicoletta, giovane cognata di Girolamo, racconta: "Non ci capacitiamo ancora della cosa". Nicoletta è moglie di Emanuele, fratello dell'operaio deceduto, con cui vive a Cremona da tre anni ed è la madre nel nipotino per cui Girolamo impazziva.

INFORTUNI MORTALI, LA NOTA DEI SINDACATI

«Tre infortuni mortali e un incidente grave negli ultimi tre giorni in Lombardia, questo il drammatico bilancio in cui oggi a perdere la vita è un operaio di 31 anni morto schiacciato da una lastra di 50 quintali in una azienda del bresciano». Lo ricorda la Uil Milano e Lombardia in una nota stampa. «Una morte atroce - dichiara la Segretaria confederale UIL Milano e Lombardia Eloisa Dacquino - che si somma a quelle di uomini e donne che continuano a perdere a vita quotidianamente nella nostra Regione. Ancora più atroce considerando che l'azienda non ha fermato la produzione, i camion in entrata e uscita sono stati fermati dopo alcune ore dall'accaduto. Neanche di fronte alla morte ci si ferma, la logica del profitto prevale sulla vita, su tutto! Non sono morti bianche o infortuni mortali, sono omicidi».

In Lombardia i dati sono inaccettabili: 94 morti sul lavoro, oltre 84.108 denunce di infortunio da inizio anno, sottolinea la nota. «In attesa che sia fatta luce sulle cause e perseguiti i responsabili - aggiungono a proposito il Segretario generale Uil di Brescia Mario Bailo e il Segretario Uilm territoriale Giuliano Rabba - ci stringiamo attorno alla famiglia e ai cari del caro Girolamo Tartaglione, nostro iscritto e militante».

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