L'ANALISI
SICUREZZA: LA PIAGA
31 Agosto 2022 - 13:45
CREMONA - I dati degli infortuni sul lavoro non accennano a calare. Nel mese di luglio di quest’anno, in Provincia di Cremona ci sono stati 396 rispetto ai 324 pari a +72 infortuni, che in termini percentuali sono una crescita del 22,2% di infortuni sul lavoro. Se poi raffrontiamo il periodo gennaio-maggio 2022 con lo stesso periodo del 2021 conferma un quadro drammatico: nel gennaio-luglio 2022 i casi di infortuni sul lavoro sono stati 3248, mentre gen-lug 2021 furono 2680: un aumento di 568 casi pari che si traduce in una crescita del 21,2% di incidenti sul lavoro. Pure il quadro delle denunce di infortunio mortali, confermano il peggioramento della situazione: da gennaio-luglio nel 2021 ci sono stati 3 eventi mortali, mentre nel 2022 si sono verificati 5 incidenti mortali.
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Spiega Dino Perboni, segretario generale Cisl Asse del Po: "Sono cifre che indicano chiaramente che il tema di salute e sicurezza sta assumendo una pericolosa deriva. Le cause principali sono arcinote, quali: scarsa formazione, modalità lavorative poco attente alla salute, poco personale addetto ai controlli, ma soprattutto manca una radica e profonda cultura della salute e sicurezza. Una situazione estremamente preoccupante, che continua a colpire tantissime lavoratrici e lavoratori e crea danni alla comunità. Da tempo chiediamo che ci sia un cambio di passo: serve rafforzare gli ispettori dell’ITL e dell’ATS in modo da aumenti i controlli; va introdotta la patente a punti per qualificare le imprese e legarne il rating agli appalti; va sostenuta maggiormente a livello territoriale le azioni di prevenzione e di formazione; vanno rafforzate le forme di coinvolgimento e partecipazione degli RLS nelle aziende territoriali. Riteniamo necessario - conclude Perboni - un’azione corale e sinergica fra Istituzioni territoriali e parti sociali per affrontare insieme ed arrestare questa pericolosa deriva dell’aumento degli infortuni sul lavoro e degli incidenti mortali".
È emergenza incidenti sul lavoro in Lombardia, dove questa mattina un operaio è morto incastrato in un macchinario. La regione è tra quelle che sta facendo segnare il maggiore incremento. Secondo i dati dell’Inail, nei primi sei mesi dell’anno le denunce di infortunio sono aumentate del 47,6%, rispetto allo stesso periodo del 2021. In aumento sia gli infortuni in occasione di lavoro, + 49,3% (65.221 gen./giu. '22 rispetto a 43.671 denunce del primo semestre 2021), sia gli infortuni in itinere (avvenuti durante il percorso casa/lavoro), +35,7% (8.700 rispetto a 6.411 denunce del semestre 2021). Le province lombarde che rilevano l’andamento peggiore, sopra la media regionale, sono Milano (27.220; +66,1%), Brescia (11.179; +65,2,4%), Monza-Brianza (5.645; +56,6%). (ANSA).
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