L'ANALISI
18 Agosto 2022 - 19:31
La fabbrica dov'è accaduta la tragedia (FotoLive)
BORGO SAN GIACOMO - Al lavoro per riqualificare un’azienda del paese ma qualcosa va storto e il carroponte perde il controllo della lastra in acciaio che, al momento, non è chiaro se fosse già stata posata o meno. A prescindere da questo lui, Mohamed Chahir si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato e ha perso la vita.
Immediati ma vani i soccorsi della Croce Verde. Il 28enne orceano, di origini marocchine, è morto a causa dell’impatto. In corso le indagini da parte dei carabinieri e dell’Ats.
La tragedia si è consumata oggi poco dopo le 13 al civico 16 di via dell’Ecologia a Borgo San Giacomo, nel cuore della zona industriale del paese.
Chahir, con altri colleghi, stava lavorando per posizionare delle pesanti e delicate lastre sul tetto di un capannone della Tomasoni Meccanica. Non è chiaro cosa sia andato per il verso sbagliato né perché il giovane operaio, da poco trasferitosi in quel di Orzinuovi, si trovasse sulla traiettoria della lastra, fatto sta che il peso di diversi quintali l’ha schiacciato e per lui non c’è stato scampo.
La dinamica, ancora fumosa, al vaglio degli ispettori bresciani e della Compagnia dei carabinieri di Verolanuova. Secondo le prime, sommarie, indiscrezioni parrebbe da escludere ogni irregolarità e sarebbe invece confermato il rispetto di ogni norma che riguarda la sicurezza sul posto del lavoro. A quanto pare Chahir, come tutti i colleghi che collaboravano con lui, era assunto con un regolare contratto. Lo spazio sarebbe stato messo in sicurezza e tutti i mezzi utilizzati durante i lavori sarebbero stati operativi e funzionanti senza particolari problemi.
Restano solo tre piste: il guasto, l’evento accidentale, la distrazione. A far luce sulla vicenda saranno le forze dell’ordine.
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