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TRENORD: RINCARANO I BIGLIETTI

Cremona, sulla linea per Milano 38 euro di aumento all'anno

Da oggi l’adeguamento del 3,8%. L'assessore regionale Terzi: «Sforzo per calmierare l’indicizzazione Istat»

La Provincia Redazione

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01 Settembre 2022 - 05:10

Cremona, per Milano 38 euro di aumento all'anno

CREMONA - Puntualità e affidabilità fanno spesso difetto ai treni utilizzati dai pendolari e non solo. Quando però arriva il momento dell’incremento dei biglietti, non si conoscono ritardi. Con la giornata di oggi (1 settembre) scattano gli adeguamenti tariffari di tutte le tratte regionali, dunque anche quelle che riguardano gli utenti cremonesi. La Cremona-Brescia, la Piadena-Cremona, la Crema-Milano via Treviglio, la Cremona-Milano e la Cremona-Codogno. Aumenti di venti centesimi per tutte le tratte, e di 30 per la Cremona-Milano, per quanto riguarda la corsa ordinaria. A salire e in proporzione per settimanali, mensili e annuali.

Ad esempio, da Cremona a Milano per un annuale si spendono 38 euro in più. Cresce anche l’abbonamento Ivol (Io viaggio ovunque in Lombardia) che permette di utilizzare tutti i mezzi pubblici regionali, utile per chi viaggia su Milano e poi sale su Metrò e autobus. Da segnalare che l’abbonamento mensile Piadena Cremona in agosto costava 43,50 euro, in quanto scontato del 30% per via del bonus, riconosciuto dalla Regione per la scarsa affidabilità della tratta, ma in realtà il prezzo è 60 euro, che salgono da oggi a 62. Su questi aumenti non mancano ovviamente le polemiche. Se dal Comitato In orario dei pendolari cremonesi, preferiscono non commentare i rincari, da quello dei pendolari cremaschi la rabbia per i ritardi degli ultimi giorni, si unisce a quella per l’incremento tariffario: «Buon aumento dei biglietti» è il commento tagliente degli utenti. Sul fronte politico è scontro tra minoranza e maggioranza del consiglio regionale. L’esponente Pd cremasco Matteo Piloni commenta: «Mentre il Comune di Milano si è attivato per sospendere l’aumento del biglietto per il trasporto pubblico locale, Trenord, l’azienda di Regione, rivede al rialzo le tariffe e questo nonostante il servizio sia addirittura peggiorato e mentre il Passante ferroviario è ancora chiuso generando ulteriori gravissimi disagi ai pendolari».

L’assessore regionale Claudia Maria Terzi

L’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi evidenzia come in realtà non si tratti di rincari di biglietti e abbonamenti, «ma dell’indicizzazione Istat, un aggiornamento che consegue al contenuto dei contratti di trasporto. Per un’attenzione particolare della Regione l’indicizzazione Istat di Trenord è contenuta rispetto al massimo applicabile. Oggi si sfiora quasi l’8% di aggiornamento Istat, in realtà Trenord sta sotto il 4%». Poi l’assessore entra nel dettaglio: «Dal 2014 Regione approva ogni anno una delibera per determinare il tetto massimo dell’indicizzazione applicabile a tutti i contratti del Trasporto pubblico locale (Tpl) di gomma e ferro. Per quest’anno, a causa dell’inflazione galoppante, il valore è stato fissato al 7,64%. Senza questa premessa non si può affrontare il tema delle tariffe. Per quanto riguarda le competenze dirette di Regione e quindi i biglietti «Ivol», Io viaggio ovunque in provincia e quelli ferroviari il tetto massimo in applicazione a biglietti e abbonamenti in essere è stato più che dimezzato. Alla percentuale prevista infatti sono state applicate decurtazioni derivanti dalle verifiche del raggiungimento degli obiettivi qualitativi fissati da Regione. Nello specifico, c’è un aumento de 3,82% per il servizio ferroviario, mentre per le tessere Ivol, Ivop e il settore su gomma dell’1,91%». 

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