L'ANALISI
31 Agosto 2022 - 05:05
CASALMAGGIORE - Prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree circostanti i plessi scolastici. Questo l’obbiettivo del progetto «Scuole sicure 2022-2023» approvato dalla giunta comunale dopo che la prefettura di Cremona ha ufficializzato l’erogazione di un finanziamento ad hoc di 13.246,54 euro all’ente locale casalese da parte del ministero dell’Interno. Gli istituti scolastici interessati sono l’Istituto comprensivo Giuseppe Diotti, l’Istituto di istruzione e di formazione professionale Santa Chiara e l’Istituto di istruzione superiore Giovanni Romani.
Con il progetto l’amministrazione comunale, con il ruolo attivo della polizia locale, intende «attivamente contribuire, a fianco delle forze dell’ordine che operano sul territorio e di altre figure professionali — assistenti sociali e psicologi — che si occupano delle problematiche giovanili, ad intercettare e se possibile limitare e diminuire il fenomeno dello spaccio in un’ottica di sicurezza partecipata». Responsabile e redattore del progetto è Silvio Biffi, responsabile del settore vigilanza e comandante della polizia locale.
Le aree valutate come a rischio sono state individuate in quelle circostanti gli istituti scolastici. I rischi connessi con lo specifico ambito di intervento previsto dal progetto «Scuole sicure» si intrecciano con ulteriori ambiti di rischio che riguardano la microcriminalità, danneggiamenti, atti vandalici.
Si punta all’ampliamento dell’attuale sistema di videosorveglianza di sicurezza urbana del Comune che fa capo alla centrale operativa della polizia locale con l’installazione in prossimità di due istituti scolastici di tre telecamere (due a Santa Chiara e una alla Diotti) che monitorino gli ingressi, trasmettendo e registrando le immagini in tempo reale alla centrale operativa dei vigili e ai carabinieri. Si punta anche a implementare il servizio di polizia locale durante lo svolgimento dell’anno scolastico 2022-2023 con lo svolgimento di sedici servizi di vigilanza, mediante una attività di osservazione e di intervento qualora si verificassero episodi di spaccio. Gli agenti saranno muniti di body cam, apparecchiature indossate di ripresa audio e video che garantiscono maggiore sicurezza agli operatori, scoraggiare condotte aggressive e avere a disposizione fonti di prova.
Il progetto prevede anche la partecipazione a un corso di formazione teorico e pratico di sei ore da parte degli agenti di polizia locale che saranno chiamati a svolgere i servizi antispaccio. In queste lezioni saranno illustrati alcuni articoli del codice penale e del codice di procedura penale, la normativa speciale in materia di sostanze stupefacenti e gli agenti saranno resi aggiornati sulle modalità di utilizzo dei cosiddetti narcotest.
Verrà anche svolta una attività informativa e di sensibilizzazione riguardo le conseguenze negative dell’uso di sostanze stupefacenti rivolta agli studenti mediante la realizzazione di tre incontri — uno per ogni istituto coinvolto — da svolgersi, in accordo con le autorità scolastiche, durante gli orari di lezione, con l’intervento di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine e di professionisti specializzati nel trattare tematiche legate alla tossicodipendenza in età adolescenziale. Inoltre questa attività «si prefigge l’obbiettivo di avvicinare i giovani alle istituzioni».
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