L'ANALISI
30 Agosto 2022 - 09:53
MOTTA BALUFFI - Un altro scossone agita il Comune di Motta Baluffi. Si è dimessa, a quanto risulta per «motivi personali», la consigliera comunale di minoranza Michela Dell’Orco. Una decisione che fa seguito ad altre dimissioni che hanno interessato la maggioranza consiliare e che avvicina la possibilità di commissariamento. Dopo Sonia Feraboli, che si è dimessa il 28 giugno scorso, all’inizio di agosto si era infatti dimesso da consigliere comunale anche l’ex assessore Alessandro Balestreri.
Al momento, pertanto, la maggioranza è composta dal sindaco Matteo Carrara, dal vicesindaco Pietro Dordoni e da due consiglieri (Terenzio Guarneri e Fabrizio Carmignato), mentre in minoranza restano Luca Biazzi e Stefano Dell’Orco (fratello di Michela). Si tratta di numeri comunque sufficienti a evitare il commissariamento del Comune, come conferma il sindaco: «Se interpreto correttamente il Testo unico degli enti locali si può arrivare allo scioglimento del consiglio comunale per le dimissioni di oltre la metà (ultra dimidium) dei consiglieri assegnati».
A Motta sono 7 di maggioranza e 3 di minoranza, più il sindaco (che però non incide in questo conteggio). I dimissionari, dunque, dovrebbero essere in 6 per arrivare al commissariamento, lasciando dunque il consiglio con 4 consiglieri, ma attualmente i consiglieri in carica sono 5. Di certo, come conferma Biazzi, «non è prevista la surroga della Dell’Orco», anche se i nomi ci sarebbero. Vano, intanto, il tentativo di entrare in contatto con la Dell’Orco, che ha preferito mantenere il riserbo sul suo passo.
Insomma, una situazione sempre più delicata per il Comune di Motta. Carrara, comunque, è intenzionato ad andare avanti: «Io non mi dimetto, ma tengo fede al mandato che mi è stato assegnato con le elezioni del 2019. Se poi la minoranza riterrà di presentare altre dimissioni e di determinare il commissariamento del Comune, potrà legittimamente farlo, ma se ne assumerà anche le responsabilità conseguenti». Il sindaco osserva poi che l’arrivo di un commissario non sarebbe positivo per il Comune: «Una situazione del genere provocherebbe, inevitabilmente, delle ripercussioni sul funzionamento della macchina amministrativa, a partire da un rallentamento generale. A Motta ci sono in ballo due ampliamenti aziendali e come sindaco ho la responsabilità di alcuni settori. Senza la mia firma su alcuni atti tutto verrebbe bloccato». Una conseguenza particolare del commissariamento, tra l’altro, sarebbe il fatto che i rappresentanti di Motta Baluffi nominati in seno al consiglio dell’Unione Palvareta Nova, che comprende oltre a Motta i Comuni di Scandolara Ravara e, fino alla fine dell’anno, di Cingia de’ Botti, continuerebbero ad esercitare il loro compito.
Carrara, con le elezioni del 26 maggio 2019, è stato nominato nuovo primo cittadino grazie a 264 voti (60,14%). Stefano Dell’Orco ha preso 163 voti (37,13%) mentre Loredana Baronio si è fermata a 12 (2,73%) e non è entrata in consiglio. Su 1010 elettori i votanti sono stati 489 (48,42%). Resta ora da vedere se l’amministrazione in carica riuscirà a finire il mandato, nel 2024, o se dovrà fermare prima la propria azione.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris