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GRANDE FIUME «ALTERNATIVO»

Lungo il Po con la sua gallina: viaggio a due verso il Nepal

Originale esperienza del francese Patrick Masselin: «Un percorso spirituale, prima dell’Asia volevo vedere l’Italia»

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

30 Agosto 2022 - 05:15

Lungo il Po con la sua gallina: viaggio a due verso il Tibet

Patrick Masselin 30enne osteopata francese con la sua gallina France

CAORSO - Se in questi giorni lungo le rive del fiume Po vi capita di imbattervi in una strana bicicletta con una simpatica gallina adagiata sul cestino, avvicinatevi: Patrick Masselin, 30enne osteopata francese, sarà felice di raccontarvi la sua storia e la sua impresa. Insieme all’amica pennuta France, sta cercando di raggiungere in bicicletta il Nepal. Un’impresa apparentemente titanica, ma che è convinto di riuscire a portare a termine in 18 mesi.

Ce ne ha parlato durante una sosta nella Bassa Piacentina, dove nel weekend è stato accolto alla Tana di Roncarolo (Caorso) dai volontari del circolo, in particolare Orlando Fanzini.

Patrick spiega: «La motivazione del mio viaggio? Prevalentemente spirituale. Cambiare vita, dimostrare che è possibile vivere molto più semplicemente. Sono partito da Tolone, nel Sud della Francia. Ho attraversato le montagne con un amico e tre giorni prima di arrivare a Caorso si sono uniti a me altri due ragazzi, Marie-Lou e Mathieu. Loro vanno nel Sud Italia e dopo verso Est».

Dopo qualche giorno in compagnia, Patrick riprenderà il suo cammino in solitaria. O meglio con France, di cui si prende cura amorevolmente e che tratta come se fosse un cagnolino. La accarezza, parla con lei, insomma condivide l’esperienza.

Il giovane francese spiega di avere scelto come percorso la ciclabile del Grande Fiume perché affascinato dal Po, che vuole percorrere sino a Venezia. «Non è facile, mi porto dietro bagagli per circa 100 chilogrammi», sottolinea. Prima di lasciare l’Italia alla volta dell’Asia, intende raggiungere anche Roma e visitarla. Per poi proseguire, appunto, verso la sua lontanissima meta.

Da Katmandu, capitale del Nepal, lo separano ancora circa 6.700 chilometri. Per arrivarci dovrà per forza di cose affrontare pioggia, sole cocente, freddo dell’inverno, vento, imprevisti. Ma non sembra essere troppo preoccupato: conta sulla solidarietà che incontrerà lungo il cammino-pedalata, e che ha incontrato anche nel Piacentino e nel Cremonese. E poi conta sulla provvidenza.

Prima di lasciare Caorso, insieme a Marie-Lou e Mathieu, l’osteopata ha voluto scrivere un biglietto di ringraziamento: «Sulla strada per il Nepal in bicicletta attraversiamo la bella Italia. Il tuo aiuto per noi e la gallina è benvenuto! Grazie in particolare ad Orlando e Alfredo, i pescatori. Grazie a Roncarolo».

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