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CREMA. L'AMBIENTE AI RAGGI X

Discariche interrate e depuratori: l’asta del Serio nel mirino dell’Ue

Monitoraggio dei 38 siti e dei 4 impianti lungo il fiume

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

23 Agosto 2022 - 10:04

Discariche interrate e depuratori: l’asta del Serio nel mirino dell’Ue

CREMA - E adesso anche l’Europa si interessa alla ex Cava Alberti e alle rive del Serio. Il dossier sta infatti per approdare sui tavoli dell’EEA, l’Agenzia europea dell’ambiente. Tale ente ha eseguito di recente dei monitoraggi lungo il fiume Serio, compresa appunto l’area della ex Cava Alberti a Santa Maria della Croce. Ma non solo.

Anche l’intera asta del fiume è stata sottoposta ad attenzioni. A darne notizia è Ettore Aschedamini, che nei mesi scorsi aveva presentato diversi esposti ai carabinieri forestali, alle prefetture di Cremona e di Bergamo e alla Regione Lombardia per segnalare presunte criticità territoriali e ambientali presenti in quest’area, a partire dai due laghetti della ex cava.

TRE DOSSIER

«Nei prossimi giorni — spiega il 61enne residente a Pianengo — verranno presentati alla European Environment Agency di Copenaghen tre dossier. Il primo riguarda l’inquinamento dell’acqua e arriverà al Dipartimento delle acque di superficie, il secondo andrà al Dipartimento per l’ambiente e il terzo sarà oggetto di attenzione da parte della commissione che sta indagando sull’inquinamento dell'aria nella nostra provincia».

Come Aschedamini sia venuto a conoscenza di questa notizia è facilmente intuibile. Il direttore del Dipartimento delle acque di superficie dell’Agenzia europea dell'ambiente è lo stesso ingegnere tedesco che nel 2014 aveva analizzato l'area lungo il Serio dove si sarebbe voluto realizzare un campo da golf. Progetto non approvato dall’allora amministrazione comunale.

«È stato compiuto un monitoraggio satellitare nella zona della ex Cava Alberti — prosegue Aschedamini — ma anche sulle 38 discariche interrate e sui quattro depuratori presenti lungo il Serio. Ora l'Agenzia europea dell'ambiente acquisirà i documenti relativi a quanto è emerso dall’indagine».

Intanto, come da lui stesso annunciato, il cittadino pianenghese sarà presto ascoltato di nuovo dai carabinieri forestali, in merito a quanto riferito nell'esposto. «Sono in attesa della convocazione – conclude Aschedamini – che dovrebbe arrivare in settimana. Anche gli uffici della Regione hanno chiesto di potermi incontrare, ma questo avverrà solo dopo che avrò parlato con il magistrato che segue l’indagine».

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