L'ANALISI
CREMONA. OPERAZIONE ESTATE SICURA
21 Agosto 2022 - 16:37
CREMONA - Spinta dalle lamentele dei residenti e dagli appelli ripetuti del loro referente, Paolo Marcenaro, la richiesta di maggiore sorveglianza in centro, finalizzata in particolare a garantire quiete almeno da una certa ora in avanti, era via via montata nel corso di un’estate come sempre caratterizzata da notti di molti schiamazzi e di qualche vandalismo.
«Mai come quest’anno mi è capitato di ascoltare così tante proteste da chi abita nella parte storica della città — aveva segnalato il presidente del comitato di quartiere —. In particolare la zona di piazza Roma è ormai in balìa di gruppi che urlano, si ubriacano e si affrontano in risse anche violente. Così non è possibile andare avanti».
La risposta è arrivata ieri notte: proprio lì, tra i giardini pubblici diventati territorio per «bande» e il resto del quadrante di pregio di cittadino punteggiato di locali, i carabinieri si sono mossi per ore, al massimo della disponibilità di uomini e mezzi, così che l’operazione «Movida al setaccio» fosse anche una dimostrazione di presenza chiara e ben visibile a tutti, capace di funzionare da deterrente.
In azione, sulla base delle linee guida predisposte dal comandante provinciale, Giuliano Gerbo, i militari della Compagnia e anche gli specialisti del Nas: i primi concentrati nei luoghi più a rischio, lì dove si affollano ragazzini non sempre irreprensibili; e gli altri negli esercizi pubblici, a verificare che fossero rispettate norme igienico-sanitarie e regole della somministrazione di alcolici.
Alla fine, tra lampeggianti e divise, sono state controllate oltre 50 persone, fermate 15 auto (5 le contravvenzioni elevate per violazioni al Codice della strada) e passati in rassegna 4 ritrovi, uno dei quali sanzionato con una multa da mille euro per irregolarità varie in materia di sicurezza alimentare.
Non erano tanto i numeri da stampigliare sui verbali a fine servizio, però, quelli che interessavano ai vertici dell’Arma: quel che importava era esserci ed essere proprio lì, ad esercitare quella «pressione» che, spesso, garantisce per almeno qualche ora risultati immediati sul fronte della convivenza sempre complicata fra chi a due passi del Torrazzo vuole divertirsi e chi, invece, vuole solamente dormire. Si domandava silenzio e silenzio c’è stato, sabato notte. Ma non è finita: servizi coordinati simili saranno organizzati anche nei prossimi fine settimana.
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