L'ANALISI
04 Agosto 2022 - 11:58
CREMA - Negli ultimi mesi si sono verificati in città alcuni episodi di violenza che hanno avuto come protagonisti gruppi di giovani i quali, soprattutto nelle ore serali del fine settimana, si sono resi protagonisti di aggressioni e condotte violente nei confronti di loro coetanei. Il Commissariato, guidato dal vice questore Bruno Pagani, ha da subito attivato dei servizi preventivi, potenziando la presenza sul territorio in particolare nelle zone della movida ed ha attivato mirate attività d’indagine per individuare i responsabili e ricostruire le dinamiche e modalità dei fatti.
Il primo episodio è accaduto in piazza Garibaldi la sera del 15 gennaio scorso, quando una ragazza dell’età di 17 anni mentre stava passeggiando veniva avvicinata da un gruppo di coetanee, una delle quali dopo averla insultata e provocata senza motivo la aggrediva colpendola con degli schiaffi al volto. La vittima si faceva accompagnare al pronto soccorso dai genitori dove, dopo le cure, veniva dimessa con una prognosi di 3 giorni. Le successive indagini svolte dalla polizia, permettevano di ricostruire gli accadimenti ed identificarne l’autrice risultata essere una diciasettenne residente nel cremasco che è stata indagata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Brescia per Lesioni Personali Volontarie.
Il secondo fatto si verificava ad aprile in via Santa Maria della Croce e riguardava un minore di 16 anni che veniva avvicinato, mentre si trovava seduto su una panchina, da un gruppo di coetanei, uno dei quali iniziava a provocarlo ed insultarlo colpendolo con alcuni pugni al volto. La vittima raggiungeva il locale Pronto Soccorso, dove veniva riscontrata una lesione giudicata guaribile in 8 giorni. Le successive indagini svolte dal Commissariato, attraverso l’analisi dei filmati delle video camere di sorveglianza sia pubbliche che private, le testimonianze di persone informate sui fatti ed individuazione fotografiche, permettevano di ricostruire la vicenda e identificare l’autore, un quindicenne originario del Senegal residente nel cremasco che è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Brescia, per il reato di Lesioni personali volontarie.
L’episodio più grave risale al mese di luglio e ha visto coinvolto un diciassettenne cremasco di origini marocchine che dopo aver minacciato un coetaneo lo colpiva con un pugno asportandogli la collanina che aveva al collo. Un amico della vittima riprendeva con il proprio telefonino la scena; l'aggressore se ne è accorto, e ha fatto giungere sul posto alcuni amici chiamandoli al cellulare. La vittima e l’amico, vista la situazione di pericolo, si davano a precipitosa fuga inseguiti dal branco, riuscendo ad allontanarsi ed allertare questo Ufficio tramite il 112 NUE. L’arrivo delle volanti metteva in sicurezza i malcapitati e le successive indagini permettevano di individuare l’autore del reato e di recuperare il monile in oro che veniva restituito alla persona offesa. Il rapinato si recava al pronto soccorso per le cure del caso e gli veniva riscontrata una lesione giudicata guaribile in 7 giorni. Sono in corso indagini per individuare i restanti componenti del gruppo che pur non avendo partecipato materialmente alla violenza nei confronti della vittima hanno dato sostegno all'aggressore per cercare di recuperare il cellulare che conteneva il filmato che lo ritraeva durante pestaggio e rapina.
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