L'ANALISI
18 Agosto 2022 - 10:12
I ragazzi che hanno partecipato al grest assieme all'Auser
CREMONA - Tre paesi coinvolti con più di 300 fra bambini e ragazzi che hanno potuto divertirsi, ma anche sviluppare senso civico. A Bonemerse, Stagno Lombardo e Malagnino sono andati in scena i grest organizzati da Auser Unipop Cremona: hanno previsto attività intergenerazionali, con nonni e nipoti che hanno potuto lavorare fianco a fianco anche per riqualificare strutture pubbliche dei territori.
È il caso di Bonemerse, dove i partecipanti al grest sono stati 80 e dove oltre al laboratorio di cucina è andato in scena un laboratorio artistico: «Sono state dipinte le pareti del centro sociale Auser del paese, con l’autorizzazione del Comune – spiega Donata Bertoletti, presidente provinciale Auser –. Bambini e nonni hanno ideato i disegni, finalizzati a rappresentare l’idea di vita, e del mondo, dei più piccoli. Un progetto avviato l’anno scorso a Stagno e proseguito quest’anno a Malagnino con la colorazione della cabina Enel». E poi, appunto, l’idea di Bonemerse: i murales parlano di pace, ambiente, uguaglianza. Sulle pareti del centro Auser è stato tracciato anche un albero della vita, che i bambini hanno dedicato proprio ai nonni, dicendo che dovrebbero vivere per sempre.
Bertoletti precisa che a Malagnino e a Bonemerse le attività si sono svolte presso gli oratori, quindi con la collaborazione della parrocchia. In linea generale, il progetto dei tre paesi ha visto anche il coinvolgimento della cooperativa Sentiero. E naturalmente l’appoggio delle tre Amministrazioni comunali. Non solo: «Sono stati impegnati 18 educati più sei fra specialisti ed esperti, fra cui Stefano Delvò (in arte Dase, ndr) che ha curato i laboratori artistici – continua Bertoletti –. Agli educatori inoltre si sono affiancati adolescenti che, sempre in un’ottica intergenerazionale, si sono messi a disposizione insieme ai nonni».
Fra le attività, anche la cura degli orti e un progetto incentrato sulla pesca sportiva: grazie agli istruttori Fipsas i bambini hanno imparato le tecniche in palestra e le hanno poi messe in pratica al Lago Segugio di Pizzighettone. «Non si è trattato solo di sport – precisa Bertoletti – perché ai bambini è stato spiegato, e mostrato, come non fare soffrire i pesci. Che naturalmente venivano subito rilasciati. C’è stato grande entusiasmo».
Oltre a Bertoletti, a curare e coordinare i grest è stato anche Giorgio Toscani. Il bilancio, dopo otto settimane di iniziative a Stagno e sette settimane a Malagnino e Bonemerse, non può che essere positivo: «Siamo partiti da un presupposto – conclude Bertoletti – e cioè lanciare una proposta educativa che fosse anche ludica e ricreativa, soprattutto perché è estate e perché i bambini arrivavano da un lunghissimo periodo di limitazioni legate alla pandemia. Abbiamo voluto farli esprimere liberamente, ma anche riflettere. E devo dire che il coinvolgimento dei nonni-volontari è stato importante. Perché hanno insegnato e trascorso tempo con i nipoti». E poi i risultati dei grest vanno anche a vantaggio dell’intera collettività, proprio grazie ai murales che hanno permesso di abbellire i contesti urbani in cui sono stati realizzati.
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