L'ANALISI
13 Agosto 2022 - 05:10
Com'è oggi il parco
MARTIGNANA DI PO - Fa discutere il progetto di adeguamento del Parco Nassiryia presentato nei giorni scorsi dall’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Gozzi. Al Comitato Martignana Vita, ad esempio, non piace.
«Più volte ogni nostra proposta di collaborazione nell’ideare il nuovo Parco è stata rigettata additandoci, com’è solita fare questa amministrazione, quali avversari politici e non come gruppo di cittadini desiderosi di servire la propria comunità — attacca il Comitato —. Lo dichiariamo subito e senza infingimenti: il progetto ci sembra alquanto superficiale e fine a se stesso; non proprio tarato sulle esigenze della popolazione. Insomma, il rischio che si riveli una cattedrale nel deserto è grande e le strutture proposte, se non utilizzate, col tempo andranno rapidamente deteriorandosi».
Martignana Vita entra poi nel merito: «Ci chiediamo — continuano gli esponenti del comitato — dove sia la funzionalità per i bambini in quanto le strutture non ci sembrano affatto idonee a garantire un uso felice da parte dei più piccoli. Quale visione ha condotto a questo progetto? Forse l’ispirazione, come in altre strutture del paese, è la stessa che ha portato alla struttura costruita al campo sportivo?».
«Ritornando al tema, ci chiediamo se una distesa di asfalto sia la soluzione migliore per rendere fruibili i vialetti. Una ‘foglia’ -di fico? — al centro del Parco per poi costruire con logiche tutt’altro che eco-sostenibili. Esistono altre soluzioni secondo noi migliori da utilizzare e al contempo più economiche. Questa struttura, come l’anfiteatro, se lasciati senza controllo, presto o tardi, rischiano di essere deturpati. In siffatta riorganizzazione degli spazi — è la dura considerazione sulle scelte dell’amministrazione di Martignana di Po — non scorgiamo né una logica né una visione che tenga conto sia del contesto che del profilo dell’utenza».
Insomma, bocciatura piena: «Avremmo pensato: a un’area sgambamento cani opportunamente recintata per i nostri amici a quattro zampe; ad un percorso vita/natura in cui i cittadini (di tutte le età) possano far uso di attrezzi idonei a mantenersi in forma; a un’area ‘delle fate’ sul modello del Parco di via Italia a Casalmaggiore, con posizionati giochi ed attrezzature per i più piccoli; a un’area ‘dei ricordi’, in cui panchine (opportunamente posizionate e all'ombra) favoriscano il dialogo o la condivisione di ricordi fra anziani e giovani».
Niente di ambizioso o campato in aria, ma semplice e coerente con i bisogni elementari e socialmente più utili di un Comune di 2 mila anime che rischia di essere il quartiere dormitorio del Comune di Casalmaggiore. E dunque, quali presidi atti a favorire il controllo permanente del Parco e l’organizzazione di eventi dalla primavera all’autunno? Noi del Comitato Vita pensavamo ad un bar-container sul modello della Baia di Casalmaggiore che poteva anche essere gestito da una cooperativa sociale in cui inserire persone diversamente abili, sull’esempio dell’associazione ‘Stelle sulla Terra’. Durante l’inverno, poi, questo bar poteva essere spostato al centro sportivo e funzionare anche in quella stagione visto l’afflusso di gente che si reca nella palestra o nei campi per gli allenamenti. Noi del Comitato Martignana Vita ci siamo messi a disposizione per una gestione partecipata del Parco di Nassiriya, a partire dalla fase di progettazione. A nostro avviso era l’occasione per coinvolgere la parte attiva e propositiva della nostra Comunità; per incanalare le tante energie o mettere a confronto le migliori idee per ripensare questo angolo (come altri) di un Paese duramente ferito da due anni di lockdown».
«Ma di tutto questo l’amministrazione non ne ha mai voluto parlare e ci ha ‘concesso’ una sorta di conferenza dei servizi in cui la comunicazione è stata a senso unico ed il dibattito soffocato. Arrivati a questo punto, ognuno si assumerà le proprie responsabilità per questa opera faraonica e fine a se stessa».
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