L'ANALISI
12 Agosto 2022 - 05:00
La struttura di Porta Serio è pronta da tempo, ma è ancora chiusa
CREMA - Lo yogurt e la cioccolata possono attendere. A un anno dalla stipula del nuovo accordo tra l’amministrazione comunale e quello che sarà il gestore del locale, le saracinesche sono ancora abbassate. Il nuovo esercizio pubblico che ha preso il posto dell’ex distributore Tamoil di Porta Serio è terminato da tempo, ma l’attività ancora non parte.
«Quando ci passo davanti ogni mattina – afferma il consigliere comunale di minoranza Simone Beretta – e vedo che battenti sono ancora chiusi, mi chiedo in che pasticcio siamo finiti. L’errore è stato commesso in origine, con la convenzione firmata con il Comune, che aveva stabilito che i dieci anni di concessione sarebbero partiti dal giorno dell’apertura. In quel modo, il gestore avrebbe potuto fare tutti i suoi comodi e l’immobile pubblico sarebbe potuto rimanere bloccato per anni».
Proprio per evitare questo, lo scorso anno il Comune ha raggiunto un accordo col gestore che prevede l’allungamento di due anni della convenzione, giustificata dal Covid (come è avvenuto per tutte le convenzioni in atto con l’ente pubblico) ma la partenza dal giugno 2021 e non più dal giorno dell’apertura. «Il gestore ha effettuato tutti gli interventi pattuiti – spiegano da palazzo comunale – e inoltre sta assicurando la manutenzione dell’area. Quando aprire è una scelta sua. Intanto un anno è già passato».
L’operazione di trasformazione dell’ex distributore era iniziata quattro anni fa, quando il Comune fa aveva firmato una convenzione con una società per il recupero dell’immobile e dell’area circostante e la sua trasformazione in locale pubblico in cambio di 10 anni di utilizzo. All’inizio dell’anno scorso, l’ente pubblico aveva inviato una diffida formale alla società che stava lentamente procedendo alla trasformazione per sollecitare la chiusura del cantiere e l’apertura dell’esercizio. In teoria, il privato che ha fatto un investimento non di poco conto avrebbe tutto l’interesse a iniziare a guadagnare. Ma per il momento, yogurt e cioccolata non si vendono.
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