L'ANALISI
11 Agosto 2022 - 05:20
Un gruppo di turiste straniere con le bici di Elio e Oliver
CREMA - Il boom di turisti stranieri dell’estate, sulle orme del film premio Oscar «Chiamami col tuo nome», girato in città e nel Cremasco sei anni fa, lascia un po’ in disparte gli alberghi di Crema. C’è stato un incremento delle presenze, soprattutto di stranieri, rispetto al 2020 e al 2021, annate martoriate dalla pandemia. Ma non si tratta di un boom. Sono giovani e famiglie provenienti dall’Europa, dall’Australia, dall’Asia e dagli Stati Uniti. Da quanto raccontano i gestori delle strutture ricettive non sono però di numeri proporzionati all’afflusso di visitatori che si registra ogni giorno in Pro loco, con punte di 120 accessi quotidiani all’info point di piazza Duomo.
«Abbiamo dei segnali positivi, ma non c’è il tutto esaurito grazie ai turisti – spiegano dal Park hotel di via IV Novembre –: per questa settimana di Ferragosto le prenotazioni non mancano, sicuramente in risalita rispetto agli ultimi due anni, grazie al venir meno delle restrizioni dovute alla pandemia. Restano però camere disponibili».
Stesso discorso all’hotel Ponte di rialto. «Noi albergatori restiamo sbalorditi quando sentiamo certi numeri sulle presenze straniere in città e nel Cremasco – sottolinea Paolo Marino, direttore della struttura, a cui fa riferimento anche l’albergo antica Hostelleria a San Bernardino –: c’è sicuramente un ripresa rispetto al recente passato, ma noi continuiamo ad essere al 50% di occupazione delle camere. Di questi clienti la maggioranza sono quelli abituali, legati al business, anche in agosto. Si tratta di rappresentanti di aziende che lavorano per il settore agricolo o manutentori che intervengono in imprese di altri comparti, approfittando della chiusura per le ferie. Si tratta di persone che hanno continuato a servirsi delle nostre strutture anche nella fase più acuta della pandemia. I turisti che arrivano per visitare i luoghi del film sono circa il 10%. Provengono da Norvegia e altri Paesi europei, Australia, Stati Uniti, Corea e Cina. Ci chiedono di noleggiare le biciclette, informazioni su come arrivare a Pandino o al laghetto dei Riflessi. Complessivamente direi che siamo tornati sui livelli del 2019».
Situazione simile nei bed and breakfast. «Il primo trimestre dell’anno è stato molto tranquillo con poche prenotazioni – chiariscono dal relais Vimercati, nell’omonimo palazzo nel cuore del centro storico –: con la primavera c’è stata la ripresa e adesso abbiamo una buona affluenza, con prenotazioni per il periodo di Ferragosto. La maggioranza dei nostri clienti sono europei, poi gli americani, anche se non sono moltissimi. Ospitiamo giovani e famiglie. Sovente sono in tour in Italia e fanno una tappa a Crema proprio per visitare i luoghi del film, approfittando poi per fare shopping in città».
In media si tratta di soggiorni di una o due notti, inseriti appunto in tour più ampio. Molti però arrivano a Crema in giornata, magari da Milano o da altre città lombarde di richiamo, come Bergamo o la stessa Cremona.
La ricettività di Crema sembra dunque essere più che sufficiente per assorbire le richieste che sicuramente sono ripartite da aprile ad oggi. La notizia positiva è che l’onda lunga del film premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale non si è ancora spenta e potrebbe continuare anche nei prossimi mesi.
Ma non bisogna adagiarsi sugli allori e tenere viva la proposta turistico culturale per attrarre anche altre tipologie di visitatori.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris