L'ANALISI
BASSA PIACENTINA
11 Agosto 2022 - 05:25
CASTELVETRO - Decine di migliaia di euro fra danni e bottino, a cui si aggiungono i disagi legati alla necessità di riacquistare le attrezzature per poter mandare avanti l’attività. A mettere in ginocchio l’officina di autoriparazioni Autotech dei fratelli Pier Luigi e Giancarlo Morcia, situata in località Fornace sul retro del centro commerciale Verbena, è stato un furto messo a segno durante la notte fra martedì e ieri. I ladri, stavolta, hanno colpito duro. Perché hanno letteralmente svuotato il magazzino e fatto sparire anche due auto di clienti.
Tanta la rabbia, unita all’amarezza di chi è abituato a rimboccarsi le maniche e ora deve fare i conti non solo con i rincari del periodo, ma pure con una razzia in grado di paralizzare temporaneamente il lavoro. «Hanno preso tutto quello che potevano portar via — ha spiegato ieri mattina uno dei fratelli, alle prese con i conseguenti interventi di ripristino e con una stima dei danni ancora difficile da calcolare, seppure sicuramente ingente —: sono entrati dal retro e hanno rubato perfino le cassette degli attrezzi, un computer e le spazzole dei tergicristalli. In pratica, quasi tutto quello che serve per questo lavoro. Poi sono spariti il nostro furgone e due auto che erano ferme in riparazione, una pronta e l’altra ancora da sistemare». Si tratta di una Seat e una Ford Fiesta. Una delle due potrebbe rappresentare un elemento utile per le indagini, affidate ai carabinieri di Monticelli al comando del maresciallo Alessandro Rigliaco. Infatti, il veicolo non sarebbe in grado di percorrere più di qualche chilometro: i ladri l’hanno preso perché convinti di poterlo utilizzare per la fuga, ma è possibile che siano stati costretti ad abbandonarlo.
Ulteriori indizi importanti potrebbero arrivare dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona, già acquisite dalle forze dell’ordine una volta raccolta la denuncia. Gli «occhi elettronici» dell’area attorno al Verbena potrebbero avere ripreso i ladri e la fuga, mentre i lettori targhe situati sul ponte e al casello A21 potrebbero avere immortalato il passaggio dei tre mezzi rubati. Ai carabinieri è anche stato riferito un sospetto: l’altro ieri, i titolari dell’officina hanno notato un uomo, a bordo di un furgone bianco, che si aggirava nella zona. Si sarebbe anche fermato per chiedere informazioni su alcuni veicoli in riparazione, guardandosi attorno con insistenza. È possibile si trattasse di un sopralluogo.
Razzie simili, in passato, sono state compiute in altre autofficine della zona. L’aspetto singolare è che in questo caso sono stati rubati sia attrezzi costosi utilizzati per la riparazione dei mezzi, sia minutaglia di ogni genere.
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