L'ANALISI
10 Agosto 2022 - 05:20
Luca Zanacchi e l'edificio in via Dante 134 che ospiterà anche la Medicina dello Sport
CREMONA - A breve l’Asst pubblicherà un bando per attivare una o più collaborazioni in libera professione con specialisti in Medicina dello Sport. Il consiglio per i professionisti interessati è di tenere d’occhio la sezione «Lavora con noi» del sito dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Cremona. La strada scelta, dunque, per il momento non è quella dell’assunzione o del conferimento di un incarico, ma quella della collaborazione.
In questo modo, infatti, è possibile fare più in fretta. Prima trasferito in via Dante 104 per liberare il Padiglione 8 dell’Ospedale Maggiore e fare posto all’ambulatorio tamponi Covid e poi chiuso del tutto a marzo del 2021, il servizio di Medicina dello Sport, nato nel 1978, tornerà nella stessa via, ma al numero 134. Qui, infatti, nel palazzo ex Telecom, su uno spazio di 2 mila metri quadrati sarà attrezzato al piano terra il nuovo hub vaccinale, mentre al secondo piano troveranno posto altro servizi fra cui la medicina dello Sport. A breve inizieranno i lavori di adeguamento e allestimento dei locali. La fine del cantiere è prevista per ottobre.
«Esprimo soddisfazione sia come assessore che come presidente della Consulta dello Sport», spiega Luca Zanacchi. Che aggiunge: «La chiusura del servizio è un tema che allarmava tutte le realtà sportive e anche i singoli praticanti. Sono circa mille all’anno le visite medico-sportive rimborsate dalla Regione e quindi per la fascia di età 6-17 anni. Un monitoraggio importante durante la crescita. Ma la qualità di questo servizio ha sempre fatto sì che vi si rivolgesse anche chi non aveva diritto al rimborso. E fra le società c’era chi chiedeva che il servizio potesse riprendere adesso, ad agosto, con la stagione delle visite in vista della ripresa degli allenamenti. Ma per me l’importante è che riapra e che resti un presidio pubblico. Il risultato è frutto di un lavoro intenso, di rete, con il dg dell’Ats Salvatore Mannino e quello dell’Asst, Giuseppe Rossi. Il prossimo step è un sopralluogo che faremo insieme a fine agosto e che sarà occasione di aggiornamento».
Per anni punto di riferimento all’ospedale Maggiore per una buona fretta dei 36.836 atleti praticanti censiti dal Coni nella provincia di Cremona, il servizio di Medicina dello Sport riaprirà dopo una chiusura che ha innescato molte polemiche. Della questione si è interessato anche il Consiglio comunale che ad aprile aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno che ne chiedeva la riapertura. E la stessa richiesta era al centro di due lettere inviate prima a febbraio 2021 e poi a ottobre dello stesso anno alle direzioni di Ats Val Padana e dell’Asst Cremona e, per conoscenza, ai consiglieri regionali del nostro territorio, nonché ai vertici della Giunta di Regione Lombardia.
«Con questa ulteriore lettera, fortemente sollecitata dalle realtà sportive locali — spiegava l’amministrazione —, si vuole sensibilizzare le istituzioni sanitarie e politiche sull’importanza del servizio pubblico in un territorio che, anche dai recenti studi, risulta essere uno tra quelli a più forte vocazione sportiva a livello nazionale e il primo in Lombardia».
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