L'ANALISI
06 Agosto 2022 - 05:20
Il pronto soccorso dell'ospedale di Crema
CREMA - Una domenica senza guardia medica nel distretto cremasco: i presidi di Crema e Castelleone resteranno chiusi dalle 8 alle 20 di domani, mentre dalle 20 fino alle 8 del mattino successivo il servizio sarà operativo solo nella sede castelleonese. Il problema? «La totale assenza di medici», chiarisce il direttore del dipartimento di Cure primarie dell’Ats Val Padana, Gianmario Brunelli. Che poi specifica: «Nel Cremasco il fabbisogno teorico complessivo è di 14 medici, ma attualmente ne sono disponibili 11. Tra l’altro alcuni di questi sono in servizio per sole 12 ore settimanali». Tradotto: la coperta è tremendamente corta. E non è una sorpresa: «La tendenza, purtroppo, è chiara da tempo — prosegue —. Già quindici anni fa le proiezioni indicavano nel 2022 il momento in cui i nodi sarebbero venuti al pettine».
Sul tema interviene il consigliere regionale dem Matteo Piloni: «È enorme la mole di ore di continuità assistenziale scoperte in tutta la Lombardia, ben 2.825 nella sola Ats Val Padana: praticamente un anno intero senza guardia medica. Il direttore Brunelli merita supporto e gratitudine, perché si trova a gestire in solitudine il delicato capitolo delle Cure primarie». Piloni evidenzia come il problema dell’insufficienza dei medici di continuità assistenziale si sommi alla cronica carenza dei medici di base: «In provincia di Cremona ne mancano una sessantina. Questo è uno degli esiti della riforma Maroni che ha accorpato le Ats e ha depotenziato la sanità pubblica. La situazione è molto seria: stiamo parlando di un servizio che non viene fornito con conseguenze pesanti sulla salute dei cittadini».
E con ricadute dirette anche sui Pronto soccorso. L’unità operativa del Maggiore di Crema è già allo stremo per la scarsità di camici bianchi. E domani, inevitabilmente, sarà chiamata all’ennesima prova del fuoco: «La situazione dei presidi di guardia medica è esemplificativa di un quadro generale gravissimo, che rende inderogabile una profonda riflessione», commenta Attilio Galmozzi, medico del reparto di Emergenza e Urgenza a Crema, oltre che presidente del Consiglio comunale.
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