L'ANALISI
02 Agosto 2022 - 19:21
VAIANO CREMASCO - Al canile consortile è iniziato il nuovo corso targato Aurora srl, la società di Rovigo che ha vinto l’appalto indetto da Consorzio.IT per la gestione triennale del rifugio Sogni felici. Come inevitabilmente accade ad ogni cambio della guardia, con l’inizio del mese hanno mestamente fatto armi e bagagli i volontari dell’associazione Sogni felici, legati alla precedente gestione, in capo alla clinica veterinaria Animal hospital service di Crema.
Dopo sette anni in cui hanno amorevolmente accudito trovatelli e animali abbandonati, favorendo il loro benessere e attivandosi per centinaia di adozioni, per i volontari è stata dura varcare per l’ultima volta i cancelli del rifugio di via Martiri delle foibe. Stesso discorso dicasi per i gestori, in primis i titolari della clinica cremasca, Laura Gatti e Angelo Bettinelli. «Abbiamo dato tutti l’anima in questi sette anni – si legge in un post pubblicato sulla pagina social dell’associazione –: giorno per giorno, sin dall’inizio e dal primo cane entrato. Il nostro cuore batteva all’unisono, per ogni singolo animale. Cuore e cure mediche, più che se fossero stati i nostri cani. Oggi usciamo tutti, anche i volontari che il nuovo gestore non vuole in questa fase di organizzazione. Con le lacrime e il cuore a pezzi sospendiamo questa pagina, nella speranza del buon esito del ricorso. Speriamo in un arrivederci».
Sul nuovo contratto, infatti, pende ancora il ricorso del secondo classificato nella gara, appunto l’Animal hospital service di via Borgo San Pietro. Nei giorni scorsi, il Tribunale amministrativo regionale ha respinto la richiesta di sospensiva dell’assegnazione dell’appalto, ma deve ancora pronunciarsi nel merito. Al momento, deve essere fissata la data dell’udienza. La richiesta dei ricorrenti di fermare il cambio della guardia era stata presentata proprio per evitare ai cani il trauma causato dall’arrivo di nuove persone, che non conoscono e con le quali devono imparare a rapportarsi, e dal distacco da chi negli anni si è sempre occupato di loro. Una situazione non semplice da gestire e non solo dal punto di vista tecnico.
Il canile consortile è aperto dal 2014. Conta 48 box con capacità fino a tre cani medi e piccoli, suddivisi in due diverse tipologie: quelli maggiori possono ospitare o due cani grandi o tre medi-piccoli, gli altri un esemplare grande o due di media taglia o tre piccoli. I box hanno un’altezza minima di due metri, sono dotati di illuminazione artificiale per l’ispezione degli animali e di lampade ad infrarossi per riscaldarli nel periodo invernale. C’è poi l’area sanitaria con 10 box singoli, locali di servizio e spazi per infermeria. La capacità del canile è di 170 cani, in media vengono custoditi una sessantina di esemplari. C’è anche una palazzina che funge da uffici per il personale e i volontari e deposito per le attrezzature. Fanno riferimento al rifugio tutti i 48 comuni cremaschi. In via Martiri delle foibe convergono i cani randagi o abbandonati che vengono recuperati nel territorio del distretto.
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