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Turismo, Torrazzo superstar: staccati 9.001 biglietti

Il dato risente ancora delle incertezze post-pandemiche e della stagione estiva Gli accessi al museo verticale un indice per misurare l’attrattività di Cremona

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

31 Luglio 2022 - 05:20

Turismo, Torrazzo superstar: staccati 9.001 biglietti

Visitatori del museo verticale del Torrazzo

CREMONA - Il Torrazzo come termometro dei flussi turistici: in due mesi e mezzo, da maggio a metà luglio, sono stati staccati 9.001 biglietti. E così, il Museo verticale è forse il sito che meglio di altri permette di contare le presenze turistiche in città, insieme al Museo del Violino. Senza nulla togliere alle altre sedi museali, si tratta infatti di due realtà che Cremona può vantare in «esclusiva». E che ancora sanno meravigliare il mondo.


Per quanto Cremona voglia puntare sul turismo, la possibilità di avere dati certi e certificati sui flussi non è così scontato e così facile. I dati dell’Infopoint sotto i portici del Comune sono necessariamente parziali, ma comunque preziosi, anche se oggi in tanti fanno a meno del front office e possono affidarsi alle informazioni recuperate sullo smartphone in maniera autonoma. Per questo il dato è necessariamente parziale e riduttivo. Basta fare un raffronto e la divergenza, in difetto, appare subito piuttosto chiara: nel solo mese di giugno, in 1.546 si sono rivolti all’ex Apt mentre sul Torrazzo sono saliti in 3.267; e nella metà di luglio, i biglietti staccati sono stati 1.631 mentre a rivolgersi all’Ufficio di promozione turistica sono stati in 604. Questo per dire come, forse, l’effetto Torrazzo con il suo particolarissimo museo verticale che permette di ammirare l’orologio astronomico, di scoprire il fascino della misurazione del tempo può essere l’indicatore turistico più attendibile per capire se Cremona sia o meno attrattiva.


E dopotutto anche il dato di occupazione della camere degli hotel è parziale: fino a che non si distingueranno i pernottamenti per piacere da quelli per lavoro; per quanto in entrambi i casi la ricaduta economica sia importante. Detto questo, a maggio, fra Torrazzo e Museo Diocesano, sono stati staccati 4.103 biglietti, che sono diventati, 3.267 in giugno e 1.631 nella prima metà di luglio. E malgrado un calo progressivo, i dati appaiono interessanti, se letti come indice possibile di visitatori non cremonesi che decidono di concedersi la scalata del Torrazzo con i suoi 502 scalini e i 112,54 metri di altezza. Da affrontare tutta d’un fiato, malgrado il caldo torrido.


Ancora un raffronto parziale di quanto il Torrazzo sia un’attrazione e un possibile indice turistico: nel 2021, la pinacoteca Ala Poznone ha totalizzato 3.244 ingressi, erano 18.795 nel 2019. Se si pensa che nel solo mese di maggio il Torrazzo è stato visitato da più di 4 mila persone, si capisce dell’importanza della torre campanaria più alta d’Europa come indice di flussi turistici. Si dice tutto questo considerato come sia difficile attualmente fare un raffronto con i dati degli scorsi anni per ragioni contingenti riguardanti in particolare le restrizioni e le chiusure dovute alla pandemia e alle misure di contenimento, e anche per la novità del Museo Diocesano che, inaugurato lo scorso novembre, non può essere valutato in relazione ai trend di accesso, per quanto nel 2021 abbia da novembre a dicembre registrato 1.300 ingressi. Che sono un numero significativo.


«Sappiamo bene che i dati dei tre mesi estivi, per quanto parziali, rappresentino un calo progressivo che consideriamo tuttavia come fisiologico – commenta don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali – poiché Cremona non è una meta per il turismo estivo di massa e la chiusura delle scuole porta a una inevitabile riduzione delle presenza, soprattutto per quanto riguarda il Museo Verticale del Torrazzo, caratterizzato da una forte e apprezzata valenza didattica».


Discorso a parte riguarda la Cattedrale, per cui non sono previsti accessi a pagamento. Per i tesori del Duomo sono i volontari del Touring a tenere monitorati gli ingressi nella fascia oraria di apertura garantita dai volontari nella pausa pranzo del sabato e della domenica, dati che dimostrano come la Cattedrale dell’Assunta sia il monumento ad ingresso libero più visitato della città. L’iniziativa è però sospesa per la pausa estiva e riprenderà dopo ferragosto. «Non siamo ancora del tutto rientrati dalle ristrettezze dovute al Covid – conclude don Gaiardi – e mancano ancora all’appello molti turisti dall’estero, anche se nelle ultime settimane si è vista una ripresa. Tuttavia, in questi mesi ha compensato il calo il turismo di prossimità, che ha fatto scoprire la città e le sue bellezze artistiche alla gente dei territori limitrofi».

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