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Inquinamento dell'aria: «Sull’Asolana servono dati e un percorso alternativo»

Rive Gauche torna sul problema dell’eccessivo traffico. «Adesso la tangenziale è una priorità»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

28 Luglio 2022 - 05:15

Inquinamento dell'aria: «Sull’Asolana servono dati e un percorso alternativo»

Il traffico

CASALMAGGIORE - «Studiare limitazioni al traffico veicolare pesante, come previsto della legge, con percorsi alternativi, da concertare con le associazioni di categoria industriali e professionali». Questa la proposta lanciata dal Circolo Rive Gauche Prc casalasco-piadenese, per voce della segretaria Gloria Barili, per cercare di mitigare le conseguenze della viabilità talvolta congestionata lungo la statale Asolana.

E acquisire «i dati reali e ufficiali della qualità dell’aria sull’arteria che attraversa Casalmaggiore e nelle zone limitrofe. Chiediamo al presidente della Provincia Mirko Signoroni e al sindaco Filippo Bongiovanni di intervenire urgentemente — Dal 2017 — prosegue la Barili —, ciclicamente, abbiamo portato la questione in consiglio comunale, con scarsissimi risultati . Attualmente transitano circa 20 mila mezzi al giorno, il 20% dei quali composto da traffico pesante e trasporti eccezionali che condizionano in modo permanente la qualità della nostra vita. Occorre verificare seriamente la qualità dell’aria che respirano gli abitanti di Casalmaggiore e delle zone limitrofe. Questo controllo, accurato, stavolta lo devono commissionare ed eseguire gli enti di governo locali che poi dovranno rendere pubblici i dati. Chiediamo inoltre che si attivino con Regione e Ministero, affinché la tangenziale di Casalmaggiore venga posta come opera prioritaria del territorio, per la tutela della salute dei cittadini».

L'incrocio

In attesa della tangenziale, «qualora si presentassero condizioni ambientali che mettano a rischio la salute dei cittadini non si può restare fermi. Il tempo delle chiacchiere e delle promesse da vernissage elettorale che a breve inizieranno, vanno rispedite al mittente: adesso servono fatti. Occorre puntare su trasporto pubblico e ferroviario investendo sulla linea Parma-Piadena, ormai collassata da anni con Trenord. Da parte nostra saremo a disposizione per qualsiasi azione politica o mobilitazione verrà intrapresa in questa direzione».


Il sindaco, nel 2020, presentando i dati della campagna di monitoraggio della qualità dell'aria a Casalmaggiore che si svolse tra il 18 febbraio e il 30 luglio di quell’anno, riferì che i dati facevano emergere come le caratteristiche dell’aria di Casalmaggiore combaciassero con quelle delle altre zone della Bassa padana. «Iniziative locali o di livello comunale – commentò Bongiovanni — a nulla servirebbero sull’andamento della qualità dell'aria, ma dovrebbero essere parte di iniziative di ampio respiro almeno regionale, se non di tutte le Regioni di pianura».

Dal canto suo, la Barili cita l’iniziativa di due cittadini e amministratori del nostro territorio, Maria Grazia Bonfante e Ferruccio Rizzi, che «con un esposto documentato e incisivo al ministero della Transizione Ecologica, al Ria e al prefetto di Cremona hanno lanciato il famoso sasso nello stagno denunciando la pessima qualità dell’aria di Cremona e del territorio e i rischi correlati per la salute di noi cittadini, chiedendo che vengano prese iniziative immediate e rivisto il piano di sviluppo infrastrutturale di tutto il territorio. Essere esposti a lungo all’inquinamento ambientale può fare ammalare e può far morire».

«I dati epidemiologici lo dicono - continua -, senza ombra di dubbio; più patologie polmonari, più tumori al polmone, più parti precoci. Risulta evidente che i vecchi piani di salvaguardia regionali e provinciali abbiano fallito e vadano rivisti. Di fronte ad una simile situazione anche solo poter pensare ad un’opera come l’autostrada Cremona-Mantova o il polo logistico di San Felice appare farsesco. Un miliardo di euro circa, denaro pubblico, quando non si sono mai trovati, da 25 anni a questa parte, 26 milioni di euro che consentirebbero di realizzare il tratto iniziale della tangenziale di Casalmaggiore che ridurrebbe drasticamente il transito di mezzi all’interno del centro abitato del terzo comune della provincia».

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