L'ANALISI
26 Luglio 2022 - 20:15
CREMA - La prima stilettata è arrivata dal candidato sindaco di centrodestra Maurizio Borghetti: «Avete vinto le elezioni con la più bassa percentuale di votanti della storia, il 25% dei voti dei Cremaschi. Questo sia uno stimolo all’ascolto anche di chi maggioranza non è». Secondo fendente da parte del consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Patrini: «Realizzare anche solo un ventesimo del programma, vi garantirà il mio voto fra cinque anni, purtroppo sono certo che non mi troverò nell’imbarazzante situazione. Il programma è un calderone, mentre si evidenziano i fallimenti degli ultimi 10 anni di centrosinistra, screditando i due mandati Bonaldi».
Repliche al veleno delle minoranze alle linee programmatiche illustrate la settimana scorsa dal sindaco Fabio Bergamaschi. Oggi la seduta dell’aula degli Ostaggi dedicata solo agli interventi dei consiglieri, di opposizione e maggioranza. «La presentazione di Bergamaschi è stata accattivante, alla Renzi – ha aggiunto il capogruppo di Fdi Giovanni De Grazia – ma questo non cambia la sostanza. Una giunta Gattopardo, tutto sembra cambiare, ma in realtà rimane uguale. Ad esempio, le ferite sul territorio, come, la Pierina».
De Grazia ha sventolato un periodico del 2000. «L’allora assessore all’Urbanistica Agostino Alloni ne parlava come della futura area verde con servizi pubblico sportivi per la collettività. Nel 2022 siamo ancora allo stesso punto. Mi auguro che ciò avvenga, ma se le premesse sono queste, mi sento preso in giro». Poi la consegna della copia del Gattopardo nelle mani di Bergamaschi. Nel suo intervento Borghetti ha criticato la mancanza di un assessorato allo Sport. «Si tiene solo un consigliere delegato, forse per equilibri politici, forse per il lavoro di Walter Della Frera, che ha un ruolo molto importante in un centro medico privato dove si fanno visite di idoneità sportiva. Poi ho notato che l’ex capogruppo Pd Jacopo Bassi non mi pare contento di non essere stato nominato da nessuna parte e di tornare solo a fare il consigliere».
Per la lista Borghetti, hanno preso la parola anche Ilaria Chiodo e l’ex ispettore di Polizia Giuseppe Torrisi. Quest’ultimo ha avanzato una precisa richiesta: «Subito la commissione sicurezza. Esisteva, ma è stata convocata solo una volta il 9 aprile 2018». «Manca un assessorato all’Innovazione, per la trasparenza e l’efficienza» ha evidenziato Chiodo. Laura Zanibelli di Forza Italia si è chiesta: «La pacatezza e non passione nell’illustrare il programma da parte del sindaco è stata causata dalla consapevolezza che le tante proposte siano in realtà irrealizzaibili?».
Simone Beretta (Crema...non è uno slogan) ha invece dato merito a Bergamaschi di «aver intrapreso un diverso percorso di dialogo con le minoranze». Poi però ha aggiunto: «Credo che il sindaco anche per scarsità di risorse, riuscirà solo in parte ad attuare ciò che ha inserito nel programma. La vera scommessa è la ricchezza del ceto medio, il sostegno all’impresa senza se e senza ma, questa è una scelta strategica. Chi crea lavoro crea benessere». Giudizio sospeso, in attesa di vedere cosa metterà in atto la giunta, da parte della Lega. «Speriamo in una discontinuità col passato – ha evidenziato in un comunicato il capogruppo Andrea Bergamaschini, oggi assente –: sicurezza, disagio giovanile, politiche famigliari e attenzione ai più fragili. Questi i temi da affrontare con più decisione, come non è stato negli ultimi 10 anni. Servono un piano di prevenzione e rafforzare un tavolo per la sicurezza, con attenzione ai quartieri».
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