L'ANALISI
26 Luglio 2022 - 05:10
CASALMAGGIORE - Intervenire con tempestività per evitare che la Casa della Musica, residenza dello scomparso maestro Giacomo Zani, direttore d’orchestra, non venga adeguatamente valorizzata. La richiesta è della consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli (VivaceSostenibile), in vista del consiglio comunale di giovedì sera.
«Pensavamo che un centro come Casalmaggiore avesse già espresso tutte le sue potenzialità musicali e invece quest’anno ci ha sorpreso con una inattesa e prestigiosa nuova entrata, il Venetia Picciola Festival — esordisce la Piccinelli —. Abbiamo già tradizioni consolidate come la storica Società musicale Estudiantina, il vivacissimo Jazz Day e l’International Festival che ci porta musicisti da tutto il mondo, ma a tutto ciò quest’anno si è aggiunta la prima edizione del Festival barocco. La rassegna, oltre a regalare ottimi concerti, ha il merito di farci scoprire la grandezza della Casalmaggiore seicentesca. A quei tempi il nostro centro assumeva i cosiddetti Maestri di Cappella i quali hanno composto brani appositamente per le chiese locali».
L’esponente di minoranza sottolinea come esista ancora a Casalmaggiore «un tessuto di cultura musicale diffuso», che fa dire «con certezza che la musica è e deve essere considerata uno dei motori su cui puntare». E a coronamento e conferma di questo destino «c’è, ancora silente per il momento, un grande lascito: la Casa della Musica, residenza del maestro Zani». Si tratta, rimarca la Piccinelli, «di un palazzo liberty che tra un anno entrerà a pieno titolo nelle disponibilità del Comune con l’indicazione testamentaria di dedicarlo alla cultura e in particolare alla musica».
Zani annunciò la sua donazione a gennaio del 2012, dopo aver già donato nel 2011 alla biblioteca comunale, sindaco Claudio Silla, una collezione di materiali come libri, partiture, dvd, dischi, cd. L’immobile sarebbe rimasto nella disponibilità del maestro sino alla sua morte (avvenuta a giugno 2021). «È un lascito a cui, proprio per la grande crisi di sistema che stiamo vivendo e che rende necessari investimenti in direzioni completamente nuove, bisogna guardare con ottimismo e intraprendenza – sottolinea la Piccinelli —. La Casa della Musica può divenire un centro di Master class, ossia sessioni internazionali di alta specializzazione musicale in tutti i generi, oltre che sede continuativa di produzione musicale. Per questo Vivace Sostenibile chiede se esiste un cronoprogramma progettuale in modo da poter accedere a qualunque opportunità finanziaria si presenti, sapendo con chiarezza quali funzioni avrà la struttura».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris