L'ANALISI
25 Luglio 2022 - 05:20
CREMONA - «Cremona Musica», e con «Cremona Musica» la fiera, crocevia di incontri, luogo e tempo in cui il saper fare liutario cremonese potrà confrontarsi con addetti ai lavori, buyer e musicisti: dal 23 al 25 settembre, CremonaFiere sarà il luogo deputato per fare musica, acquistare strumenti, partecipare a convegni e audizioni, concerti e simposi, tutto nel segno dell’arte del pentagramma, spaziando dagli strumenti ad arco a quelli a pizzico, dai fiati al pianoforte. In questo contesto, che unisce affari e arte, è centrale la collaborazione tra CremonaFiere, il Consorzio liutai Antonio Stradivari e l’Ice per una comune strategia di azione che porterà in fiera 15 buyer selezionati dal Consorzio provenienti da Spagna, Stati Uniti, Canada, Corea, Singapore, Taiwan, Giappone e Colombia oltre ad altri 50 buyer internazionali selezionati dagli uffici esteri di Ita Agenzia. A spiegare come è nata la collaborazione fra Consorzio liutai e CremonaFiere è il direttore dell’ente fieristico, Massimo De Bellis.
«La collaborazione con il Consorzio è già attiva su più fronti da diversi anni. Riteniamo che la collaborazione e la sinergia siano funzionali al raggiungimento del miglior risultato per Cremona Musica, per il settore e per i liutai. Consapevoli di queste opportunità, abbiamo studiato il modo di coinvolgere compratori internazionali. In occasione dell’incontro di presentazione delle attività della fiera di qualche mese fa con i liutai e le associazioni, il Consorzio, tramite il presidente, maestro Giornio Grisales, si è fatto parte attiva per la segnalazione di operatori internazionali da portare a Cremona nell’ambito del piano di promozione del Made in Italy del Ministero degli Esteri nel quale Cremona Musica è inserita».
Quali le finalità e il rapporto che si vuole costruire con il mondo dei liutai?
«Le finalità sono molto semplici, ma strategiche: vogliamo consolidare e far crescere la centralità di Cremona nell’ambito musicale partendo dalla fiera unica al mondo degli strumenti musicali d’alta gamma. Le fiere di maggior successo hanno sempre alla base la collaborazione fra l’organizzatore e le istituzioni del territorio, ma anche nazionali, quando l’evento è unico nel panorama mondiale. A Cremona, soprattutto a partire dall’edizione 2020 di Cremona Musica, abbiamo portato un format innovativo che coinvolgesse tutto il territorio ed è stato possibile farlo con l’intervento delle istituzioni (Comune, Camera di Commercio, Provincia e associazioni) oltre alle realtà specifiche del settore. E tra queste il Consorzio è protagonista. Il percorso prevede quindi un avvicinamento fra territorio, fiera e liutai, così da far diventare l’esperienza fieristica sempre più esperienza territoriale. Questa modalità investirà ulteriormente l’unicità mondiale dell’offerta cremonese».
Come si concretizzerà in questa edizione?
«In questa edizione ci saranno numerose iniziative, oltre 100 eventi sono già in calendario, ma la concretezza dell’approccio che ho appena descritto troverà la sua realizzazione nel coinvolgimento costruito e condiviso degli operatori internazionali. CremonaFiere provvede alla campagna promozionale internazionale e ad attività di incoming condivise con Ita Agenzia, del Ministero degli Esteri. L’importante collaborazione del Consorzio Liutai Stradivari ha già portato alla selezione di 15 buyer provenienti da Spagna, Usa, Canada, Corea, Singapore, Taiwan, Giappone, Colombia oltre ad altri 50 buyer internazionali selezionati dagli uffici esteri di Ita Agenzia. Questi compratori saranno un’importante occasione di affari per i nostri liutai presenti in fiera».
Qual è l’apporto che CremonaFiere può dare al Consorzio e viceversa?
«L’unicità della proposta fieristica sperimentata dal 2020, con l’inserimento degli eventi in città, ha permesso di creare un programma di incoming buyer mai visto prima. Ovviamente l’aumento dell’internazionalizzazione è un asset competitivo che CremonaFiere innesca a beneficio della manifestazione e degli attori coinvolti, dal territorio, alle associazioni, dai liutai alle realtà commerciali. La disponibilità del Consorzio nella segnalazione dei buyer è stata fondamentale e dimostra quanto le azioni sinergiche e condivise siano di beneficio per tutti».
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