L'ANALISI
20 Luglio 2022 - 05:10
I pendolari sul piazzale della stazione di Casalmaggiore in attesa del bus
CASALMAGGIORE - Chi soddisfatto e chi no. Chi senza commenti da fare. È variegato il quadro delle valutazioni che ieri mattina abbiamo raccolto davanti alla stazione ferroviaria di Casalmaggiore sul servizio sostitutivo con bus attivato da lunedì scorso — e in funzione sino a domenica 28 agosto — vista l’interruzione della linea Brescia-Parma.
I cantieri di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sono stati aperti lungo la linea per i lavori di potenziamento infrastrutturale che coinvolgono anche altre zone della Lombardia. Le opere, lungo la Brescia-Parma, riguardano in particolare il rinnovo dei binari, il consolidamento della sede ferroviaria e il rinnovo dell’armamento del Ponte sul fiume Po, per un investimento economico di 32 milioni di euro. Da settembre in avanti, secondo quanto comunicato da Trenord, sulla linea dovrebbero poi arrivare i nuovi treni, i Colleoni, a motore diesel-elettrico. Attesissimi, perché quelli attualmente in circolazione sono ormai vetusti: si dice che il più vecchio risalga al 1978. E i problemi, come ben sanno i pendolari della linea, non sono pochi.
«La programmazione e la concentrazione degli interventi nel periodo estivo, in cui le esigenze di mobilità — lavoro e studio — sono minori, evita rallentamenti alla circolazione ferroviaria e ripercussioni sulla qualità e puntualità del servizio», dice l’ufficio comunicazioni delle Ferrovie dello Stato Italiane. Ma è proprio così?
Alle 10,20 incontriamo una viaggiatrice, piuttosto spazientita, in attesa di un mezzo per Piadena. Armeggia con il cellulare. Niente foto. Non vuole, nessuno vuole farsi riprendere in viso, c’è anche chi scappa vedendo l’obbiettivo del fotografo. «Sono partita da Piadena con il bus pochi minuti prima delle 7 e sono arrivata a Casalmaggiore alle 7.45 per una questione di lavoro — dice la piadenese —. C’è voluto un po’ più del tempo che di solito impiega il treno: ovvio, il percorso è più lungo rispetto a quello della linea ferrata. Adesso sono qui dalle 9 in attesa, sono un po’ stanca sinceramente». Finalmente, intorno alle 11, arriva un pullman da Parma, per dirigersi dopo pochi istanti verso Piadena. Respiro di sollievo per la donna.
Marco, un giovane che è sceso dallo stesso mezzo, si dice soddisfatto del servizio: «Siamo partiti da Parma alle 10,20, in mezz’ora siamo arrivati a Casalmaggiore, io non ho nulla da obbiettare sinceramente». Sul marciapiede della stazione un giovanissimo è in attesa invece di partire per Parma: «Sarebbe dovuto arrivare alle 10.59 ma sono le 11.30 e del bus manco l’ombra. Non sapevo che questa storia andrà avanti fino alla fine di agosto, è un bel problema». Stessa scena vista dopo mezzogiorno anche in stazione a Piadena: persone in attesa del bus su piazzale Gramsci. Stranieri per lo più, con valige al seguito.
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