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REGIONE LOMBARDIA

Sanità, presentato il progetto di legge: direzione "socio assistenziale" in Irccs e Asst e libera professione per gli infermieri

Gallera e Tironi: "Obiettivo del Pdl è valorizzare le professioni sanitarie per coordinare e rafforzare la presa in carico del paziente cronico e fragile"

La Provincia Redazione

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05 Luglio 2022 - 15:57

Sanità, presentato il progetto di legge: direzione "socio assistenziale" in Irccs e Asst e libera professione per gli infermieri

Un'infermiera al lavoro

MILANO - “La Regione valorizza l’esercizio della professione infermieristica e delle altre professioni sanitarie allo scopo di massimizzare l’impiego di tali figure nella gestione ospedaliera e territoriale della sanità, per l’apporto assistenziale globale che esse forniscono alle persone assistite, in particolar modo ai pazienti cronici e pluri-patologici. L’introduzione della Direzione assistenziale assicurerà un modello di governance efficace, appropriato e di elevata qualità nei percorsi di cura del paziente, coinvolgendo tutte le figure professionali disponibili, cliniche e non solo”.

Il Consigliere regionale di Forza Italia Giulio Gallera e la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (FI), firmatari del PDL, sintetizzano così le finalità del Progetto di legge presentato nei giorni scorsi, che introduce “modifiche alla Legge Regionale 33/2009 – Testo unico delle Leggi regionali in materia di sanità”.

UN APPROCCIO GLOBALE E COMPLESSIVO NEI CONFRONTI DELLA PERSONA


“Il nostro progetto di Legge – spiega Giulio Gallera - ha il compito di proseguire e strutturare il lavoro svolto in precedenza: quando ero alla guida dell’Assessorato al Welfare, infatti, in attuazione della Legge 23 avevo lavorato molto sul ruolo degli infermieri e degli altri professionisti sanitari, i quali rappresentano un punto di riferimento essenziale per la presa in carico e l’assistenza del paziente sia dentro che fuori gli ospedali”.

Gallera ricorda alcuni passaggi messi in atto nel corso del suo mandato: “l’istituzione presso l’Assessorato al Welfare di un tavolo operativo con tutti i rappresentanti degli Ordini delle professioni infermieristiche che aveva portato alla declinazione, tra l’altro, del ruolo dell’infermiere di famiglia; l’introduzione della figura dell’ostetrica di famiglia, realizzata insieme ai rappresentanti degli ordini delle ostetriche; l’attivazione del servizio di radiologia domiciliare, attraverso il quale i tecnici di radiologia, grazie ad apparecchi portatili e leggeri, offrono un’opportunità importante per le persone anziane, disabili o le cui condizioni di salute non permettano il trasporto nelle strutture ospedaliere”.

“Nel corso dell’emergenza Covid – prosegue Gallera – sono state inoltre finalmente stanziate le risorse destinate all’assunzione degli infermieri di famiglia, mentre con il PNRR sono previsti i finanziamenti per la realizzazione delle case di comunità. E’ giunto quindi il momento di una definizione normativa delle attività di presa in carico e accompagnamento dei lombardi più fragili”.

LA “DIREZIONE ASSISTENZIALE E DELLE PROFESSIONI SANITARIE”


Il Progetto di Legge introduce all’interno delle ASST e degli IRCCS della Lombardia la Direzione Assistenziale e delle Professioni Sanitarie, che si colloca quale parte integrante delle Direzioni strategiche delle stesse aziende, affiancando il Direttore Generale, il Direttore Amministrativo, il Direttore Sanitario e il Direttore Socio Sanitario. “Alla Direzione Assistenziale – sottolineano Giulio Gallera e Simona Tironi - è affidato il coordinamento dei professionisti che devono occuparsi della presa in carico dei pazienti pluri-patologici, fragili e cronici, sia nei reparti degli ospedali che nelle strutture territoriali o al domicilio, mettendo in rete tutte le competenze sanitarie dei professionisti coinvolti”.

INTRODUZIONE DELLA FACOLTA’ DELLA LIBERA PROFESSIONE PER GLI INFERMIERI


Considerata la situazione di grave carenza di personale infermieristico – aggiungono Giulio Gallera e Simona Tironi – abbiamo previsto all’interno del Progetto di Legge l’estensione della deroga all’esclusività del rapporto, attualmente disciplinata dalle norme nazionali solo per far fronte alle necessità vaccinali, affinché agli infermieri sia consentito di svolgere altre prestazioni aggiuntive oltre il normale orario di lavoro, implementando così il loro ruolo di attivi protagonisti in questa fase”.

“La nostra proposta legislativa – afferma Simona Tironi – rappresenta un ulteriore, concreto passo avanti nell’evoluzione del sistema sanitario lombardo, partendo dai protagonisti che lo animano quotidianamente. Si pone l’accento, infatti, sull’aspetto assistenziale globale che infermieri e professionisti sanitari forniscono alle persone assistite, creando una rete multi-disciplinare che garantisce un approccio complessivo nei confronti della persona e dei suoi bisogni di salute”.

“Il nuovo assetto aziendale, che assicura una specifica strategia di governo delle professioni sanitarie – prosegue la vice presidente Tironi – consente la definizione di modelli organizzativi innovativi e soluzioni gestionali coerenti e appropriate per la salute dei cittadini, generando buone pratiche di cura e di assistenza sia per gli assistiti che per le loro famiglie”.

“La nuova esigenza organizzativa, affrontata attraverso il nostro progetto di Legge – concludono Gallera e Tironi – è divenuta ancora più pressante a seguito dell’emergenza Covid, considerato da un lato il rafforzamento della medicina territoriale e dall’altro la realizzazione sul territorio delle case e degli ospedali di comunità, l’incremento dei progetti di telemedicina resi oggi possibili e accelerati dalle risorse messe a disposizione del PNRR. Progetti che però necessitano di un effettivo e reale coinvolgimento del capitale umano, a partire dai medici, agli infermieri, alle professioni sanitarie nel loro complesso”. Le professioni sanitarie contemplano, tra gli altri, professionisti della riabilitazione, tecnici di laboratorio, tecnici audiometrici e optometristi, tecnici ortopedici ecc.

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